Botti di Capodanno: è “la solita emergenza”. Enpa Monza e Brianza torna a puntare l’attenzione sulla notte più critica dell’anno – per gli animali, ma anche per le persone e per l’ambiente. Quella di accendere petardi e fuochi d’artificio è una “vecchia tradizione”, che continua “in barba alle ordinanze dei sindaci” di numerosi comuni, brianzoli e non.
Enpa Monza e Brianza e i botti: le regole e le pattuglie a Monza
A Monza, ricorda l’associazione, “il Regolamento di Polizia urbana”, in vigore dal 2019, “ha introdotto il divieto permanente di utilizzo dei materiali pirotecnici, anche se di libera vendita, nelle aree monumentali e del centro storico, in prossimità di parchi e giardini, di ospedali, di istituti di cura e di tutte le zone ove vigono i principi di fruibilità degli spazi pubblici e del decoro urbano”. Ma, sottolinea, “purtroppo ordinanze e regolamenti si dimostrano ben poco efficaci”.
Sabato l’amministrazione comunale ha segnalato che per la notte del 31 dicembre il comando di polizia locale ha disposto il potenziamento degli agenti in servizio nelle pattuglie esterne, per un maggiore presidio del territorio e dei controlli: si raccomandano comunque ai cittadini comportamenti responsabili.
“Come per ogni Capodanno – dicono il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia –invitiamo a rispettare il Regolamento e a non utilizzare i ‘botti’, che oltre a costituire un fattore di pericolo per le persone, sono un elemento di grave disturbo e di sofferenza per gli animali domestici”.
Enpa Monza e Brianza: come calmare e aiutare gli animali
E allora, in attesa (e con la speranza) che l’Italia possa presto seguire l’esempio dell’Olanda e dell’Irlanda, arrivando a vietare per legge la vendita e l’uso dei fuochi d’artificio, non resta che darsi da fare per cercare di mettere in sicurezza, durante la notte più lunga dell’anno, gli amici a due e quattro zampe, tanto domestici quanto selvatici, adottando alcuni suggerimenti. Intanto, se si resta in casa, il consiglio è di alzare il volume del televisore o della musica, perché “i suoni familiari aiuteranno a coprire il rumore dei botti” e a calmare gli animali.
Se pelosi e pennuti “manifestano paura” il consiglio è di mantenersi “calmi e sereni”, lasciandoli liberi di rifugiarsi in un ambiente in cui si sentono al sicuro. Se gli animali vivono all’esterno dovrebbero essere portati “in un luogo protetto e privo di pericoli”, mentre guinzaglio e medaglietta sono fondamentali in caso di passeggiate – durante cui prestare, anche nei giorni successivi, particolare attenzione ai botti inesplosi.
Enpa Monza e Brianza: il pericolo dei botti inesplosi
“Ogni anno si contano morti e feriti tra gli umani e un’autentica strage tra gli animali, selvatici e non. Si possono stimare in moltissimi animali domestici che muoiono e che scappano terrorizzati, ed è incalcolabile il numero di selvatici e di uccelli che, disorientati e impauriti, perdono la vita perché, nel tentativo di fuggire, si schiantano contro ostacoli”.
Botti e fuochi d’artificio, rimarca ancora Enpa Monza, sono tanto pericolosi quanto inquinanti: “Ogni anno, nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, si registra nell’aria un picco di elementi inquinanti”: le esplosioni immettono nell’atmosfera “grandi quantità di Pm10 e di residui metallici”, creando una cappa di fumo che può risultare particolarmente irritante per le persone con fragilità respiratorie. “Esistono numerose alternative valide ai fuochi d’artificio, decisamente più sostenibili – conclude Enpa Mb invitando tutti ad adottare comportamenti rispettosi e consapevoli – come fontane di luce o droni luminosi”.