«Il no è rinuncia a cambiare». Roberto Scanagatti, sindaco di Monza e presidente di Anci Lombardia, ha commentato così la scelta della collega Virginia Raggi di non candidare Roma per ospitare le Olimpiadi 2024.
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Per Scanagatti rinunciare ad ospitare le Olimpiadi significa «rinunciare a svolgere un ruolo fondamentale che è quello di governare i processi di cambiamento».
«Io non credo che si possa pregiudizialmente dichiararsi contrari a grandi eventi come questi – ha aggiunto nella nota
riportata da Anci – anche perché se vogliamo davvero dare un impulso anticiclico alla crisi dobbiamo capire che gli investimenti pubblici sono fondamentali».
Scanagatti ha spiegato di essere «assolutamente favorevole» a una candidatura di Milano. «Anzi se Milano si dovesse candidare, Monza sicuramente potrebbe essere senz’altro un luogo adatto per lo svolgimento di alcune gare», ha concluso.
Il tema si è scaldato nelle ultime settimane, quando il presidente della Regione Roberto Maroni per primo aveva candidato la Lombardia come possibile sostituta di Roma nella corsa alle Olimpiadi. Dopo un sondaggio su Facebook, lo aveva ribadito proprio a Monza in occasione della presentazione dell’Open d’Italia di golf. Un interesse confermato dall’assessore Fabrizio Sala che, in Villa reale pochi giorni dopo, aveva provato a immaginare anche gli sport adatti per essere ospitati in Brianza nell’organizzazione di “olimpiadi diffuse” (quindi in più sedi diverse in tutta la Regione): golf e pallavolo, ma anche sport come la ginnastica, il calcio e il basket.