Tutto è iniziato per gioco. Qualche video postato su Tiktok e poi i contatti da parte di diverse agenzie di modelle. Per Margherita Roversi, 21 anni, monzese, per due anni titolare della Fiamma Monza e ora iscritta al terzo anno di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, il lockdown ha portato un contratto da modella in esclusiva per Gucci e una vita di viaggi.
Jeans e maglietta, capelli corti e ricci con cui gioca mentre si racconta, Margherita è appena rientrata da un viaggio “top secret” per la prossima campagna della maison nata a Firenze.
«È davvero iniziato tutto per gioco- dice- mai nella vita avrei pensato di diventare modella. Nelle giornate trascorse in casa con il lockdown mi sono divertita a girare dei video, li condividevo con gli amici e li postavo sui miei profili. Nel giro di due giorni sono stata contattata da diversi fotografi e da agenzie che mi chiedevano di posare per loro. Mi sono informata, alla fine mi sono presentata alla Brave Models, la stessa agenzia di Bianca Balti. Ho trovato dei grandi professionisti e ho subito iniziato a lavorare».
Per la verità il primo lavoro (una sfilata a Cortina per Prada) è saltato all’ultimo: «A due giorni dalla partenza sono risultata positiva al Covid-dice- quindi niente lavoro e quarantena in casa». Poi però è arrivata la prima campagna di Gucci per la borsa “Diana”, un omaggio alla principessa del Galles che avrebbe compiuto 60 anni quest’anno.
Nello scatto della campagna digital che ha ottenuto 100 mila like, Margherita è ripresa in un lungo abito rosa mentre stringe tra le mani l’iconica borsetta ed esce dalle porte dell’hotel Savoy di Londra, proprio come la principessa nel 1989. «È stato divertente fare quegli scatti- racconta Margherita- c’era molta curiosità intorno a noi, i passanti che si fermavano a guardare, il traffico bloccato. Se poi penso che io non ho mai usato una borsetta in vita mia….».
In pochi mesi altri lavori tra Roma e Milano e due settimane fa la prima copertina e un servizio all’interno di “D”, il femminile di Repubblica. «Mi ha chiamato mio nonno da Pesaro per dirmi che ero in copertina- racconta Margherita- e poi ho ricevuto tantissime telefonate e messaggi dagli amici che sono tutti molto orgogliosi di me».
Abituata a vestire in modo sportivo, ma con uno stile ben preciso, Margherita ha imparato presto le regole base: «Ho sempre amato giocare a calcio, sono una sportiva e una perfezionista. Se mi dicono come camminare sui tacchi per una sfilata mi alleno per giorni fino a che non ottengo il risultato».
Così ha imparato a camminare con lo sguardo alto, passi lunghi, schiena inarcata e anche a non sorridere all’obbiettivo. «Sembra una regola bizzarra -dice- ma tutti chiedono uno sguardo più intenso».
“Ultra ribelle” il titolo del suo servizio comparso sul femminile di Repubblica con le immagini di Stefano Galluzzi: «Abbiamo girato in un appartamento vuoto all’ultimo piano di Torre Velasca a Milano. Davvero un luogo molto suggestivo». È questo finora l’unico servizio “su carta” perché anche la fotografia di moda è sempre più digitale: «Per Gucci-–spiega la giovane modella-ho girato diversi video che vengono postati sui canali social».
Tante soddisfazioni da conciliare con il suo impegno di studentessa del Politecnico: «Mi sono diplomata allo Zucchi e ho scelto Ingegneria Gestionale perché ha un piano di studi vario, non troppo specifico. Mi piace quello che studio e la mia priorità resta l’università. Durante la quarantena obbligatoria a Londra ho preparato gli esami chiusa in una camera di albergo. Adesso il 75% dei corsi torna in presenza, una parte è ancora registrata, non è facile conciliare tutto, ma so di essere stata fortunata, sto scoprendo un nuovo mondo fatto di tanti professionisti che lavorano dietro le quinte di una campagna perché tutto sia perfetto».