Nell’ottobre 2022 partirà il cantiere per completare la Pedemontana nella zona della Brianza Est e da Agrate e Concorezzo arrivano già dei no al progetto. «Per molte amministrazioni locali, compresa la nostra, è un progetto figlio di altri tempi, obsoleto, sovradimensionato e devastante per il nostro territorio. Un progetto figlio di un’altra mentalità che andrebbe totalmente rivisto perché non tiene conto né della necessaria attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, andando a consumare suolo a scapito del doveroso potenziamento del trasporto pubblico, né di previsioni aggiornate su quale potrebbe essere l’effettivo utilizzo di una nuova autostrada – ha fatto sapere il sindaco di Agrate, Simone Sironi -. Regione Lombardia sembra non curarsi di tutto questo. Anzi. Senza alcun confronto con il territorio, tira dritto».
Il primo cittadino agratese ha anche evidenziato che: «proprio settimana scorsa il presidente di Autostrada Pedemontana Roberto Castelli, durante un’audizione in Regione Lombardia nella commissione permanente Programmazione e Bilancio, ha comunicato il cronoprogramma di realizzazione delle tratte B2 e C, rispolverando per la tratta D una versione “breve” che andrebbe a realizzare un collegamento parallelo alla Tangenziale Est A51 andando così a collegare lo svincolo previsto a Velasca con la Teem-A4, con la gravissima conseguenza di devastare il territorio e chiudere il nostro comune in una stretta di autostrade: A4-A51-Teem-Pedemontana. (la sovrapposizione tra tracciato e territorio è eloquente)».
Contrari all’opera sono anche i membri della lista civica di minoranza “La Rondine” che siede in Comune a Concorezzo. «Chi oggi governa la nostra Regione pare disinteressarsi al destino del nostro territorio, oltre che alla qualità della vita di decine di migliaia di cittadini residenti. L’intenzione è di realizzare un collegamento parallelo alla Tangenziale Est A51, che correrebbe dal mostruoso svincolo previsto per Velasca fino allo snodo di Agrate» ha affermato il gruppo guidato da Francesco Facciuto.