Sono state montate una decina di giorni fa le impalcature anche all’interno del duomo, dopo che i tecnici incaricati del restauro hanno verificato la presenza di danni anche sulla controfacciata.
«Avevamo notato da tempo delle fratturazioni nella parte lapidea intorno al rosone – spiega Francesco Piovani, direttore del cantiere che sta ultimando il restauro della facciata -. Stiamo ora verificando come procedere e valutando quale sia il progetto di intervento migliore». Si tratta di crepe che si sono formate nel tempo e che, dopo una prima analisi approfondita, sono risultate vuote. «Per questo si dovrà ora consolidare la parte interessata da queste fratture – continua Piovani – e l’intervento dovrà essere effettuato sia dentro sia fuori la basilica contemporaneamente, ed è questo il motivo per cui sono state montate le impalcature anche all’interno del duomo».
Per ora la ditta Estia, che si sta occupando del cantiere, è in attesa di conoscere quali lavorazioni verranno approvate. «Una volta che sapremo come procedere allora potremo valutare eventuali ritardi nella consegna del cantiere». Il termine ultimo per la chiusura definitiva dei lavori, infatti, era stato fissato per il prossimo giugno, in occasione della festa patronale di san Giovanni. «Questo problema che interessa il rosone potrebbe effettivamente ritardare di un po’ il termine del lavoro», conclude Francesco Piovani. E mentre si decide come procedere per la parte lapidea della vetrata, anche il rosone, che risale alla fine dell’Ottocento (l’originale è custodito nella sala principale del Museo e tesoro del duomo) viene messo sotto la lente di ingrandimento per la presenza di alcune parti rovinate. Alcuni frammenti di vetro, infatti, si sono staccati e l’intera vetrata risulta ora opaca.