Covid, lettera della Uildm Monza: «Risposte chiare e tempi rapidi sui vaccini alle persone con disabilità»

Gabriella Rossi, presidente della sezione monzese Giovanni Bergna, Unione lotta alla distrofia muscolare, ha scritto il documento ad Ats Monza e Brianza e Ordine dei medici per chiedere che le persone con disabilità siano inserite tra le categorie da vaccinare prima possibile. «Sollecitati dalle numerose domande dei nostri soci affetti da distrofia muscolare, soggetti altamente a rischio per le possibili complicanze respiratorie indotte dalla patologie».
Covid, lettera della Uildm Monza: «Risposte chiare e tempi rapidi sui vaccini alle persone con disabilità»

Una lettera ad Ats Monza e Brianza e al presidente dell’ordine dei Medici della provincia che racchiude tutte le domande e le forti preoccupazioni delle tante persone con distrofia muscolare e delle loro famiglie. Gabriella Rossi, presidente della sezione monzese di Uildm, Unione lotta alla distrofia muscolare, ha scritto il documento per chiedere che le persone con disabilità siano inserite tra le categorie da vaccinare prima possibile. La vaccinazione contro il Covid-19 per le tutte quelle categorie cosiddette fragili deve essere una priorità assoluta.

«Fortemente preoccupati per l’andamento della campagna vaccinale anti Covid-19 – scrive la presidente – e sollecitati dalle numerose domande dei nostri soci affetti da distrofia muscolare – soggetti altamente a rischio per le possibili complicanze respiratorie indotte dalla patologia – e di tutte le altre persone così dette “fragili” per patologie e/o disabilità congenite o acquisite, vi chiediamo come sarà organizzata la vaccinazione, con quali priorità e con quale tempistica. Dalle dichiarazioni dell’assessore lombardo al welfare, Letizia Moratti, abbiamo compreso che la campagna per le persone fragili, individuata come “Fase 1 bis”, potrà partire dal 5 marzo; non è però ben chiaro – per quanto ci è dato di conoscere – la modalità per potervi accedere, a chi esprimere il proprio consenso alla vaccinazione e se è stata presa in considerazione la necessità che oltre alla persona con disabilità e/o fragilità per patologia, siano vaccinati anche i care-giver e i loro familiari». «Vi chiediamo quindi – conclude Rossi – di poter comprendere e conoscere il piano vaccinazioni per la nostra comunità; nel contempo, vi invitiamo a sostenere nelle sedi decisionali competenti, la necessità della vaccinazione anche di tutte le persone che assistono chi non è autosufficiente negli atti quotidiani del vivere».