Coronavirus: Regione e Avis alleate per la raccolta di plasma iperimmune

Dal 22 giugno il progetto di Avis, Regione Lombardia, Areu e centri trasfusionali per raccogliere e studiare il plasma iperimmune che sembra dare risultati nel contrasto al Covid-19.
Il trasfusionale del San Gerardo di Monza
Il trasfusionale del San Gerardo di Monza Radaelli Fabrizio

Regione Lombardia, sistema trasfusionale, l’Agenzia di emergenza e urgenza e Avis alleati per la raccolta di plasma iperimmune contro il Covid-19. Il progetto è stato annunciato sabato 13 giugno in occasione della Giornata mondiale del donatore.

L’iniziativa partirà il 22 giugno: obiettivo è analizzare il plasma dei donatori di sangue portatori di anticorpi anti-SARS-CoV-2 e raccogliere il plasma. “Il protocollo prevede un ampio coinvolgimento dei donatori volontari periodici di plasma, che saranno sottoposti a test sierologici e contestualmente al tampone per verificare la presenza di anticorpi specifici per SARS-CoV-2. Ciò permetterà di effettuare uno studio sulla presenza e sulla durata degli anticorpi su una popolazione vasta e tipicamente asintomatica, con il coinvolgimento di circa 20.000 donatori grazie anche al contributo dell’intero sistema trasfusionale lombardo”.

«L’utilizzo di anticorpi che neutralizzano il virus e ne riducono la carica virale – spiega Rosa Chianese, responsabile del Coordinamento per le attività Trasfusionali della Lombardia – è una strategia che sta dando risultati incoraggianti dal punto di vista della cura. Questi anticorpi neutralizzanti si trovano nel plasma dei soggetti che hanno manifestato l’infezione da Covid-19 e sono guariti ovvero hanno contratto l’infezione con sintomatologia lieve o in forma asintomatica e in ogni caso hanno eliminato il virus. L’obiettivo del progetto è dunque quello di raccogliere e conservare il plasma iperimmune per orientarlo alla produzione farmaceutica di immunoglobuline neutralizzanti specifiche».

E se per il presidente della Lombardia Attilio Fontana è anche “un invito a donare”, che è un “gesto tanto semplice quanto di fondamentale importanza”, l’assessore al welfare Giulio Gallera specifica che i donatori di plasma al momento della donazione sceglieranno, su base volontaria, di partecipare al programma. Nel primo mese quindi sarà possibile effettuare due donazioni, con un intervallo minimo di 14 giorni, secondo la normativa.

«Possiamo contribuire a concretizzare una cura efficace nella lotta al Covid-19 – ha detto Oscar Bianchi, presidente di Avis regionale – Siamo al lavoro per coinvolgere tutti i donatori periodici di plasma della Lombardia per sottoporsi ai test necessari per rilevare la presenza di anticorpi. Indagini importantissime che ci consentiranno di effettuare valutazioni epidemiologiche accurate, utili a comprendere e determinare la diffusione del virus sul territorio».