La guerra dei mattoni a Concorezzo. La polemica sull’edilizia convenzionata non accenna a spegnersi. Anzi. Dopo un post sui social pubblicato dalla Lega in cui si accusava La Rondine di “spararle” grosse, il movimento civico ha deciso più che altro di sparare ad alzo zero. Lanciando dei veri e propri “sanpietrini” politici in direzione della giunta.
Concorezzo: continua la guerra dei mattoni convenzionati, l’attacco
Lo ha fatto pubblicando il testo della lettera inviata il 21 marzo da Devero al Comune. Non una missiva qualunque ma quella nella quale la società costruttrice – operatore coinvolto nel piano di intervento di via Kennedy (lo stesso della riunione “ristretta” con i sei proprietari che non vogliono cedere il loro terreno) – lamentava un prezzo di vendita per la convenzionata (da regolamento del 2023 a 1.860 euro al metro quadro) troppo basso rispetto ai costi”, chiedendo di “fissare l’importo del prezzo di vendita degli appartamenti in edilizia convenzionata” a “2.400 euro/mq”.
Sempre nella lettera inviata da Devero si faceva riferimento ad analisi condotte sui territori di Arcore, Brugherio e Gorgonzola dove la convenzionata si aggirerebbe attorno a prezzi ben più alti: 2.270 per Arcore, 2.392 per Gorgonzola e 2.500 per Brugherio. Città che – ed è anche su questo che oggi insiste La Rondine – si ritrovano nella relazione istruttoria del Comune del novembre scorso, atto che ha preceduto l’approdo in consiglio del nuovo regolamento che ha fissato il prezzo della convenzionata a quasi 2.700 euro.
Nella relazione, il Comune esordisce con le difficoltà a realizzare convenzionata e aggiunge di avere ricevuto da “numerosi operatori” segnalazioni relative ai prezzi di vendita. E poi scrive: “Il servizio urbanistica, al fine di valutare l’opportunità di apportare i necessari correttivi al regolamento, ha effettuato una ricognizione tra i valori assunti da analoghi interventi”.
Dove? Ad Arcore, Brugherio e Gorgonzola. Allegate a questi rilevamenti 5 schede di case tratte da Immobiliare.it. «Paradossalmente – ironizza oggi La Rondine – due di questi immobili sono risultati con prezzi vicini o inferiori a quelli poi proposti per l’edilizia convenzionata».
Concorezzo: continua la guerra dei mattoni convenzionati, la parata
Il problema infatti è che si parla di convenzionata, quel tipo di realizzazione che dovrebbe per sua natura – e per i vantaggi accordati ai costruttori che la realizzano – essere accessibile a quelle fasce di popolazione che, per condizioni o età non possono permettersi di acquistare casa a prezzi di mercato. Si parla di giovani coppie, padri separati, single con un solo stipendio e così via. Persone che non potrebbero spendere tra i 2.613 e i 3.763 euro al metro quadrato, ma che evidentemente possono arrivare a spenderne 2.700. È infatti quest’ultimo il valore inserito nel regolamento concorezzese. Non 2.418 come da listino Omi – Agenzia delle entrate, ma 2.697 come da valutazione della Camera di commercio che – sottolinea lo stesso Comune – ha valori “più prossimi a quelli del mercato”. «Sono scelte – conclude La Rondine – che favoriscono l’interesse di pochi, scaricandone gli effetti sui molti. Una postura che poco ha a che vedere con il perseguimento dell’interesse pubblico».
Ironia della sorte, il destino ha voluto che proprio in queste ore sia uscita la notizia dell’acquisto da parte di Matteo Salvini di una villa alla Camilluccia a Roma. Il prezzo? Praticamente sociale: 2mila euro al metro quadrato.