Cisl Monza Brianza Lecco: «Assumere nella pubblica amministrazione o sarà il collasso»

Quarto congresso della Cisl Funzione pubblica Monza Brianza-Lecco: fotografata la situazione di Enti locali e comparto sanitario
Il tavolo del congresso della Cisl FP

“Entro il 2030 il 40% dei lavoratori della pubblica amministrazione raggiungerà l’età pensionabile: è indispensabile un piano straordinario di assunzioni per evitare il collasso”. E’ quanto emerso, tra l’altro, dal quarto Congresso della CISL Funzione pubblica territoriale che si è svolto venerdì 24 gennaio a Bosisio Parini. La categoria sindacale che rappresenta i lavoratori della sanità e dell’assistenza pubblica e privata, degli Enti locali e delle funzioni centrali dello Stato, degli Enti pubblici non economici oltre che delle agenzie e del terzo Settore ha visto riuniti 45 delegate e delegati che hanno votato il nuovo gruppo dirigente confermando il reggente, Francesco Caiazza e i suoi collaboratori, Cristina Copes, Richar Carbajal, Nicola Turdo e Giuseppe Speranza.

Cisl Mb e Lecco, Funzione pubblica a congresso

“Confronto, impegno e partecipazione” il titolo dato alla giornata. “Il successo di qualsiasi trasformazione significativa nel lavoro pubblico e privato è fondata sul confronto costruttivo tra lavoratori, amministrazioni e istituzioni, l’impegno attivo di tutte le parti, dalle organizzazioni sindacali ai singoli lavoratori, nel garantire il rispetto dei diritti, promuovere la qualità del lavoro e innovare i processi produttivi e infine, la partecipazione dei lavoratori nei processi decisionali, cuore pulsante di un sistema democratico e moderno” ha detto tra l’altro Caiazza nel suo intervento. Proprio sul coinvolgimento “reale e proattivo” è basata una proposta di Legge promossa dalla Cisl che lunedì prossimo approderà in Parlamento.

Ai lavori della giornata ha partecipato la segreteria UST CISL territoriale composta da Mirco Scaccabarozzi, Annalisa Caron e Roberto Frigerio, la segretaria generale e il segretario della CISL FP regionale, Angela Cremascini e Nunzio Praticò. Presenti anche i segretari generali della CISL FP Sondrio, Roberto Tosi, della CISL FP Bergamo, Maurizio Lorini, il segretario generale della FNP CISL Monza Brianza Lecco, Enrico Civillini e il responsabile dell’INAS Brianza, Marco Colombo.

Cisl Mb e Lecco: “Enti locali colpiti dai tagli lineari al personale”

Rispetto alla situazione degli Enti locali, il comparto “da cui dipende l’efficacia del funzionamento dei servizi pubblici, dalla scuola, ai trasporti, dall’assistenza sociale alla sanità territoriale, dalla pianificazione urbana alla tutela ambientale” dice la Cisl, “è stato quello più colpito dalle politiche di risanamento della finanza pubblica. Tagli lineari – spiega il sindacato – che hanno causato un depauperamento professionale che si attesta intorno a -18% (-84.854 unità) nel decennio 2013-2023, dall’altro un quadro di riforme istituzionali incompiute (Provincia, Camera di Commercio, Centri per l’impiego) che hanno sovraccaricato di funzioni il personale del comparto”.

Il mancato turnover nelle Provincie di Monza Brianza e Lecco: “ha causato una riduzione del personale dal 20 al 25% e un conseguente innalzamento dell’età media a 55 anni, certo non le condizioni ideali per affrontare l’innovazione dei processi legati alla digitalizzazione”.

Cisl Mb e Lecco, la situazione della sanità pubblica e privata

Quanto alla sanità pubblica: “A fronte delle nuove sfide dettate dall’inesorabile invecchiamento della popolazione e dall’adozione di tecnologie avanzate per la cura delle persone – dice la Cisl – il nostro SSN sconta i mancati investimenti della politica sul personale sanitario. Secondo il 18° rapporto Sanità del Crea (Centro per la ricerca economica applicata in sanità) in Italia mancano all’appello circa 30.000 medici e 250.000 infermieri. La media italiana è di 6,5 infermieri ogni mille abitanti, notevolmente al di sotto della media dei Paesi OCSE che si attesta a 9,8 per 1000 abitanti”. Soluzione? Assunzioni mirate e stabilizzazione dei precari, l’introduzione di incentivi economici e di carriera, il potenziamento della telemedicina, così come la modernizzazione di ospedali e tecnologie che secondo la Cils Fp: “ridurrebbero disagi e liste d’attesa e garantirebbero una presenza capillare ed efficace sul territorio”.

Ma la “stagnazione dei contratti” penalizza anche la sanità privata. “Tra promesse non mantenute da parte di Regione e Istituzioni e mancate risposte alle richieste di apertura delle trattative, il personale che si occupa della cura dei cittadini, in particolare delle fasce più deboli della popolazione nelle RSA e nei centri di riabilitazioni, lavora oggi in una situazione di svantaggio rispetto ai colleghi della sanità pubblica, con minore salario e minori diritti per lo stesso lavoro svolto”.

Cisl Mb e Lecco, la buona notizia: rinnovato il contratto Uneba

Non mancano tuttavia notizie positive, come spiegato da Angela Raffaella Cremaschini, segretaria generale CISL FP Lombardia, come il rinnovo del contratto Uneba (Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale), “per il quale si è aggiunti alla sottoscrizione definitiva”, e “la trasformazione da pre-intesa a contratto vero e proprio nel comparto delle funzioni centrali”. Contratti “conquistati attraverso lo stile della CISL: con la contrattazione, chiedendo autorità salariale e l’incremento delle tutele normative”. “Restano aperte invece le criticità degli altri comparti pubblici” spiega ancora Angela Cremaschini “con sospensione del tavolo funzioni locali e la mancata sottoscrizione del contratto sanità pubblica, due ambiti strategici della pubblica amministrazione che hanno bisogno di risposte. Purtroppo questo non è imputabile alla nostra Organizzazione che, per senso di responsabilità, ha manifestato disponibilità alla sottoscrizione”.

“Il lavoro pubblico è un cardine imprescindibile della vita del Paese” ha commentato Mirco Scaccabarozzi, segretario generale della Cisl Monza Brianza Lecco. “Data la sua importanza altrettanta deve essere l’attenzione che la politica deve porre concretamente su tutti i settori che compongo la pubblica amministrazione, con la massima concretezza, che significa attenzione agli organici, ai salari e all’organizzazione del lavoro. Diversamente rimaniamo sempre alla stagione degli annunci e francamente sarebbe qualcosa di inaccettabile per la Cisl”.