Cede il chiodo e un 27enne di Cesano Maderno precipita nel vuoto e muore davanti al compagno di cordata sul Monte Civetta

Un alpinista 27enne di Cesano Maderno è morto precipitando dalla Torre Venezia nel gruppo del Civetta in fase di discesa. Per scendere lo scalatore si sarebbe affidato a un chiodo già utilizzato da altri alpinisti e che, con il peso del corpo del cesanese, si sarebbe sfilato facendolo precipitare nel vuoto.
Le operazioni di soccorso
Le operazioni di soccorso

È stato recuperato nella mattinata di sabato 28 agosto il corpo senza vita di un giovane alpinista lombardo precipitato nella serata di venerdì 28 , mentre con il compagno di cordata si preparava a scendere in doppia dalla Torre Venezia, in Civetta, dopo aver scalato la Via Ratti. Tratto in salvo anche l’amico rimasto da solo in cima tutta la notte. Intorno alle 22, la Centrale del Suem è stata allertata da uno scalatore, che aveva visto cadere l’amico dalla cengia circolare in cima alla Torre Venezia, prima di iniziare le doppie. Allertato il Soccorso alpino di Agordo, una squadra ha raggiunto in jeep il Rifugio Vazzoler per poter essere trasportata in quota da uno degli elicotteri abilitati al volo notturno e provvedere al recupero del ragazzo, 23 anni di Milano, bloccato a 2.450 metri di quota. Per tenergli compagnia, aggiornarlo su quanto si stava facendo, rincuorarlo, un soccorritore lo ha costantemente contattato al cellulare ogni 20/30 minuti.

Cede il chiodo   e un 27enne di Cesano Maderno precipita nel vuoto e muore davanti al compagno di cordata sul Monte Civetta
Le operazioni di recupero del corpo del giovane brianzolo

Alle prime luci, è atterrato a disposizione delle squadre l’elicottero dell’Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, che ha atteso si aprisse un varco tra le nuvole persistenti per decollare. Alle 6.25 due soccorritori sono stati imbarcati e l’elicottero è salito all’altezza della cengia circolare, dove uno di loro è sceso ed è andato incontro al ragazzo, che stava bene sebbene fortemente scosso. Caricato a bordo, il ventitreenne è stato portato fino al campo base ai Piani di Pelsa e da lì accompagnato al Rifugio Vazzoler per essere riscaldato e rifocillato. L’elicottero è poi nuovamente volato verso la parete per cercare il ragazzo precipitato, G.D.C.B., 27 anni, di Cesano Maderno (MB). Scese ancora le nuvole, è stata necessaria una nuova rotazione per individuare il corpo senza vita, finito 180 metri più in basso in un canalino sotto l’arrivo delle doppie. Sbarcati 7 soccorritori, sono stati attrezzati gli ancoraggi per calarsi, ricomporre e imbarellare la salma. Il recupero è poi avvenuto con l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha provveduto a portare a valle anche i soccorritori.

Dalle prime informazioni, usciti dalla Via Ratti ieri verso 21.30, sulla cengia circolare i due scalatori si sono spostati al piccolo canalino di 5-6 metri che porta alla partenza delle doppie. All’inizio di questo canalino c’era un chiodo con cordino, utilizzato da alcuni scalatori per scendere all’attacco delle doppie, che è uscito dalla fessura, non appena il ragazzo ha caricato il peso dopo essersi agganciato, facendolo precipitare nel vuoto.