Asfalti Brianza di Concorezzo: l’Arpa Lombardia, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, fa il punto della situazione facendo chiarezza sui risultati delle attività tecniche eseguite che hanno visto 11 persone impegnate tra tecnici e dirigenti, 1896 ore di campionamento per il monitoraggio della qualità dell’aria, 672 ore di campionamento all’emissione, 18 sopralluoghi in azienda, 113.068 dati acquisiti di COVT (composti organici volatici totali) e 120.960 dati di concentrazioni di inquinanti “gassosi” (CO, NOx, SO2, CH4), oltre a quelli per la caratterizzazione fluidodinamica dell’emissione.
Di particolare rilievo il lavoro svolto al “tavolo tecnico” della Prefettura di Monza e Brianza, con la presentazione degli esiti delle verifiche sulla salubrità dell’aria nella zona attorno all’azienda. I risultati, dice Arpa: «sono all’esame della Ast di Lecco e della Brianza», sottolineando tuttavia che: «risultano allineati a quelli rilevati durante la campagna di monitoraggio svolta in viale Libertà a Monza tra il 2017 e il 2018, in un periodo di piena operatività dell’impianto» e che «l’insieme dei dati raccolti non ha messo in evidenza alcuna anomalia sulla qualità dell’aria, ovvero per gli inquinanti che è stato richiesto di monitorare».
Anche gli esiti delle analisi relative al rispetto dei limiti per le emissioni in atmosfera, con rilevazioni a camino, dal 3 al 30 giugno, nel punto di emissione dell’impianto della Asfalti Brianza, sono stati inviati alle Autorità competenti. «Sulla base delle attività compiute da Arpa e delle criticità rilevate – dicono dalla Agenzia regionale – le Autorità competenti hanno assunto provvedimenti conseguenti nei confronti di Asfalti Brianza, come l’attuale sospensione dell’attività di produzione del conglomerato bituminoso».
C’è poi il capitolo aperto relativo al nuovo regime autorizzativo per l’azienda: su richiesta della Provincia Arpa ha prodotto una proposta di allegato tecnico: «con valori limite e procedure particolarmente stringenti» per quanto concerne le emissioni in atmosfera e le molestie olfattive. Un lavoro in corso: «la Conferenza è stata aggiornata dalla Provincia a settembre – dice ancora Arpa – per consentire alla azienda di produrre la documentazione richiesta».
A proposito di “puzze”, poi, Arpa sta proseguendo, con la regia del Comune di Concorezzo, la mappatura delle molestie olfattive. «Lo scorso 3 luglio, l’Agenzia ha fornito alle Amministrazioni dei Comuni di Concorezzo, Monza, Agrate e Brugherio l’applicativo MOLF, che consente la raccolta sistematica delle segnalazioni inoltrate dai cittadini attraverso device quali smartphone, tablet ecc. Come già avvenuto nel corso degli anni a partire dal 2017, quindi, è stata riproposta l’applicazione puntuale delle azioni previste dalla DGR 3018/12, al momento unico strumento normativo in Regione Lombardia a disposizione dei Comuni per la gestione dei fenomeni di molestia olfattiva».