Caro vita, la proposta: un osservatorio dei prezzi per la città Monza

La proposta di Simone Villa alla giunta di Monza: un osservatorio prezzi per capire cosa diventa più caro e cosa no. Dal pane in negozio alla birra al bar. L’idea fa breccia, ma servono alleanze.
L’ìidea: un osservatrorio dei prezzi sui beni di largo consumo
L’ìidea: un osservatrorio dei prezzi sui beni di largo consumo

Il pane sale o scende? E qual è il prezzo medio della birra a Monza? Sono domande alle quali un Osservatorio comunale sui prezzi potrebbe rispondere. E per questo il consigliere comunale Simone Villa chiede alla giunta di dotarsi proprio di un Osservatorio che possa dare indicazioni alla cittadinanza sui prezzi dei prodotti di largo consumo in città. Un servizio che, secondo il consigliere leghista, non sarebbe a vantaggio soltanto degli appassionati delle statistiche, ma anche per tutti i cittadini che vogliono avere il polso della situazione sull’andamento dei prezzi in città, anche in riferimento ad altre località lombarde e italiane.

«Il proposito di queste pubblicazioni consiste nel fornire informazioni sul livello dei prezzi, oltre che informare il consumatore sul livello e la variazione di questi prezzi, orientandone la scelta. Si propone di acquisire e rendere fruibili informazioni dettagliate che siano di supporto e orientamento anche all’azione amministrativa» spiega Villa in una interrogazione presentata all’assessore Egidio Longoni che detiene la delega alla Statistica.

«Non si ritiene necessario che il Comune di Monza, come molte altre amministrazioni, si doti di questo importante strumento di rilevazione e indagine?» chiede il consigliere comunale.

Di norma, l’Osservatorio comunale dei prezzi viene redatto tramite un’indagine all’interno degli esercizi commerciali cittadini (con un campione attendibile di interviste); negli osservatori comunali sui prezzi avviati in molte municipalità si prendono in considerazione diverse decine di prodotti che vanno da quelli alimentari, fino ai prodotti per la casa di largo consumo. Gli appassionati di statistica potranno così calcolare quali sono i prodotti che, in un determinato di tempo, hanno subito le più importanti variazioni di prezzo (in salita o in discesa) o quelli che rimangono costantemente invariati. L’assessore alla Statistica, Egidio Longoni, risponde: «Sarebbe uno strumento senz’altro utile, ma al momento l’amministrazione non può impiegare il personale dell’Ufficio Statistica per questo tipo di attività che richiede un notevole lavoro di raccolta di informazioni – e continua – ma si può prevedere di avviare l’Osservatorio sui prezzi in collaborazione con le associazioni di categoria di settore e con i soggetti che svolgono queste attività di professione e che già stendono dei report di questo tipo, magari chiedendo di dettagliare maggiormente le indagini sul territorio del Comune di Monza».