Dice addio al sogno di una vita: Luca Alfonso, chef di 37 anni, ha deciso di chiudere il proprio ristorante, il Doma Num di Carate Brianza, una cucina contemporanea, gourmet che ha saputo unire alcuni classici sapori della cucina lombarda a quella siciliana. Una decisione soffertissima la sua: durante il lockdown non si è mai arreso, proponendo tutte le soluzioni possibili per non dover abbassare la saracinesca. Ma più di anno dopo pensa che «forse sarebbe stato meglio prendersi un anno “sabbatico” e ripartire ora».
Ma, lui, in cucina dall’età di 14 anni, non avrebbe mai immaginato di dover rinunciare al sogno della sua vita. «Ho sempre vissuto per lavorare e non lavorato per vivere – racconta lo chef -. In un anno e mezzo ho davvero pensato a tutto, ma la pandemia mi ha tolto la passione per ciò che amo, il mio lavoro. Ho chiuso per me stesso, perché mi rendo conto che non avrei potuto andare avanti». Mentre si discute della necessità di avere il Green Pass per poter tornare a mangiare al chiuso al ristorante, lo chef ha deciso di fermarsi. Fin dall’inizio della pandemia, di fronte alle chiusure e alle varie restrizioni aveva dato corso alla sua fantasia, alla sua creatività sia nel menù sia nel marketing: niente divisori o plexiglas nel suo locale, elegante e ricco di atmosfera. Luca, piuttosto, aveva deciso di tenere aperto solo per un tavolo. Poi i menù da rigenerare a casa, pensati anche per le feste e proposte di delivery.
« Ho investito tutto me stesso – ha aggiunto il cuoco -, tempo, forze, energie, risorse economiche. Ma ora avverto un tradimento e devo metabolizzare questa delusione come succede in una storia d’amore in cui hai sempre creduto. Non do colpa a nessuno, ma per me, ora, è arrivato questo momento. Ho accumulato molta fatica e tanto stress. Ho deciso di fermarmi, perché la mia creatività ed entusiasmo per adesso non ci sono più. Anche se non ho le spalle coperte e ad oggi non ho un piano B. Ma non ho più la voglia e la forza di pensare ai piatti. Ora sto affrontando tutte quelle incombenze che derivano da una chiusura». Chef con molti riconoscimenti alle spalle come la prestigiosa «faccina radiosa» assegnata dalla guida «Gatti e Massobrio» o le stelle Michelin. L’annuncio della chiusura lo ha affidato ai social network: sulla pagina Facebook del ristorante, aperto nel 2017 in via Ugo Bassi, ha postato un video dove spiega le ragioni della sua scelta. Noi gli auguriamo che non sia un addio ma un arrivederci a presto.