Caprotti condannato a sei mesi per diffamazione contro la Coop

Condannato a sei mesi per diffamazione, pena sospesa, assolto dall’accusa di ricettazione. Il gup di Milano ha condannato il patron di Esselunga Bernardo Caprotti nel processo in cui risultava essere “finanziatore d’una campagna diffamatoria” contro Coop Lombardia.
Bernardo Caprotti
Bernardo Caprotti FABRIZIO RADAELLI

Condannato a sei mesi per diffamazione, pena sospesa, assolto dall’accusa di ricettazione. Il gup di Milano ha condannato il patron di Esselunga Bernardo Caprotti nel processo celebrato con rito abbreviato in cui risultava essere “finanziatore d’una campagna diffamatoria” contro Coop Lombardia.

Imputati anche il direttore del quotidiano Libero, Maurizio Belpietro, e il giornalista Gianluigi Nuzzi che sono stati condannati a 10 mesi e 20 giorni entrambi con l’accusa di calunnia.


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Secondo l’accusa per diffamare la concorrenza in Lombardia, Caprotti, 90 anni, avrebbe acquistato un cd-rom di telefonate illecitamente registrate sulla linea del direttore della Coop di Vigevano per ai giornalisti di sfruttarle per realizzare servizi contro Coop Lombardia.

L’accusa aveva chiesto una condanna a 1 anno e 6 mesi.