Calcio scommesse in Brianza Un arresto a Nova Milanese

A Nova Milanese dalla domenica al lunedì non l’hanno più visto. Poi la notizia del nuovo filone del calcioscommesse e dell’inchiesta “Last bet” e hanno capito il perché. Lui, un milanese di 30 anni, compare nell’elenco dei quattro arrestati. E lavorava in Brianza.
Il calcio scommesse è arrivato a Nova Milanese
Il calcio scommesse è arrivato a Nova Milanese archivio

Dalla domenica al lunedì non l’hanno più visto. Poi la notizia del nuovo filone del calcioscommesse e dell’inchiesta “Last bet” e hanno capito il perché. Lui, Fabio Bruno Quadri, un milanese di 30 anni, compare nell’elenco dei quattro arrestati nella nuova inchiesta che ha investito il calcio italiano. Quella che coinvolge Gennaro Ivan Gattuso e Christian Brocchi.

In Brianza ci lavorava, da un anno (e fino al 16 dicembre), da quando cioè aveva lasciato la sala scommesse di zona Lambrate per approdare a Nova Milanese, neo dipendente della società “Nuovo mondo srl” di piazza Armando Diaz. Una ricevitoria Snai come tante. Solo che lui non è un dipendente come gli altri. Nell’ordinanza preparata dal gip cremonese Andrea Salvini, Quadri è accusato di essere parte integrante (uno dei «promotori» lo definisce il pm) di una vera e propria «cricca» che avrebbe manipolato una cinquantina di partite dei campionati di serie A, B e C.

In particolare Cosimo Rinci (team manager del Riccione calcio), uno degli arrestati, «sfruttando la sua introduzione negli ambienti calcistici e in particolare appoggiandosi ad Ermanno Pieroni (ex dirigente dell’Ancona calcio) informava Salvatore Spadaro (chiamato “il vecchio”) dei risultati che avrebbero avuto le partite di calcio professionistico pilotate». Spadaro, una volta appresi i risuttati combinati, informava il suo amico Quadri che procedeva alle relative scommesse.

Un giro di denaro finanziato da Qiu Wang yi detto “Massimo”, procacciato dallo stesso Quadri. E proprio a Nova Milanese è avvenuto uno degli incontri tra Spadaro, Quadri, Qiu Wang yi e Christian Altebrando, «sodale e uomo di Quadri» secondo l’ordinanza (i particolari dell’incontro nel servizio pubblicato sul Cittadino Ed. Brianza Sud di sabato 21 dicembre 2013 – vai all’edicola online
).

Una sorpresa per i colleghi, ma anche il portavoce della Snai: «Assolutamente non sapevamo nulla di questa storia, non avevamo il minimo sentore che ci fosse qualcosa che non funzionava. Precisiamo innanzitutto che non è un dipendente Snai, ma di una società esterna. Lo conosciamo bene, monitoriamo spesso il personale delle ricevitorie. E da Fabio Quadri – ha poi concluso -non abbiamo mai avuto alcun problema, negli sportelli dove ha lavorato non abbiamo mai registrato alcun tipo di problema».