Boom di orti urbani: Lombardia regina in Italia, a Monza usati 13.500 metri quadri. E c’è il “Bonus verde”

Sono oltre 193mila i metri quadrati destinati agli orti urbani nelle città capoluogo in Lombardia, con una crescita del 37,7% in cinque anni. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale su dati Istat. Monza è la quinta città della Lombardia.
Gli orti urbani di Albiate
Gli orti urbani di Albiate

Sono oltre 193mila i metri quadrati destinati agli orti urbani nelle città capoluogo in Lombardia, con una crescita del 37,7% in cinque anni. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale su dati Istat, in occasione della diffusione dello studio Coldiretti/Ixe’ “Italiani popolo di hobby farmers” presentato a #stocoicontadini a Bari. «Con il 10,2% di tutta la superficie destinata a orti pubblici a livello nazionale – spiega la Coldiretti – la Lombardia sale sul podio delle regioni “urban farmers”, alle spalle solo dell’Emilia Romagna (37%) e davanti alla Toscana (9%)».

«Milano – spiega la Coldiretti Lombardia – si conferma la prima città per spazi urbani dedicati agli appassionati della zappa con quasi 74 mila metri quadrati. Alle sue spalle Como con 21 mila metri quadrati, Cremona con 19 mila, Pavia con 15.700 e Monza con 13.500. A seguire gli altri capoluoghi di provincia: Lecco con 10.800 metri quadrati, Brescia con 9.550, Sondrio con 8.453, Mantova con 8.267, Varese con 6.650, Bergamo con 5.500 e infine Lodi con 1.296 metri quadrati».

Per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare un investimento intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono alcune delle regole da seguire per ottenere buoni risultati.

E la voglia green degli italiani da quest’anno può contare anche su un nuovo strumento che è il “Bonus verde”, che prevede detrazioni ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali.