Blitz antiterrorismo, arrestate 10 persone pronte a partire per la Siria

Una vasta operazione antiterrorismo nelle province di Milano (a Inzago), Bergamo, Grosseto e in Albania. Arrestate 10 persone appartenenti a due gruppi famigliari e pronte a partire per combattere in Siria: coinvolta anche lady Jihad.
Dieci arresti in un blitz antiterrorismo nel milanese e in Lombardia
Dieci arresti in un blitz antiterrorismo nel milanese e in Lombardia

Una vasta operazione antiterrorismo nelle province di Milano, Bergamo, Grosseto e in Albania. La polizia è entrata in azione all’alba dell’1 luglio su un’indagine della Digos di Milano nei confronti di 10 persone appartenenti a due gruppi famigliari e pronte a partire per combattere in Siria. Arrestata a Inzago anche la donna conosciuta come Lady Jihad.

L’operazione ha riguardato famiglie, una formata da cittadini italiani convertiti da qualche anno all’Islam e determinati a partire per la Siria, l’altro composto da cittadini di nazionalità albanese residenti nella provincia grossetana.

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Nell’ operazione antiterrorismo “Martese” emesse 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Gli arrestati sono 4 italiani, un canadese e 5 albanesi, accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo. Il legame tra le due famiglie è rappresentato dal matrimonio tra una ragazza italiana e un albanese, che dopo le nozze del settembre scorso hanno deciso di partire assieme per combattere in Siria.

Nel blitz sono stati arrestati il padre, la madre e la sorella di Maria Giulia Sergio, la giovane italiana partita tempo fa per andare a combattere in Siria e di cui si era già parlato nei mesi scorsi. La famiglia della ragazza vive ad Inzago, nel Milanese. Tra gli arrestati c’è anche lo zio e il marito albanese della giovane. Sergio, il marito e la madre di quest’ultimo sono tutti e tre in Siria a combattere per il Jihad.

Il precedente. Nei mesi scorsi le indagini della Procura di Milano erano passate anche da Brugherio. Aggressioni, pestaggi, botte e sprangate a San Maurizio al Lambro, il ritrovo più conosciuto dei siriani di Milano, dove era stato devastato il bar Millennium. L’indagine conclusa alla fine di gennaio aveva riguardato 12 stranieri, 8 cittadini siriani e 4 egiziani, sei dei quali accusati di terrorismo internazionale. Gli altri, indagati a vario titolo di danneggiamenti, minacce, lesioni.

Tra le carte, anche alcuni episodi inquietanti avvenuti tra Brugherio e San Maurizio al Lambro. Fatti risalenti al 2011. Un’aggressione brutale davanti a un supermercato dopo una manifestazione indetta da un gruppo di sostenitori di Assad e la devestazione all’interno del Bar Millennium dove una trentina di uomini con i bastoni, decisi e violenti avevano costretto i due titolari (di fede cristiana) a farsi da parte. La loro ‘colpa’ sarebbe stata quella di sostenere il regime di Assad. Il locale era stati distrutto, tutti i vetri in frantumi. Poche settimane prima, all’interno dello stesso locale, era avvenuto un altro pestaggio.