Non passa la mozione presentata dal centrosinistra in Consiglio comunale a Besana in Brianza per condannare le dichiarazioni ritenute offensive e discriminatorie della consigliera della Lega Roberta Carena. La discussione si è accesa lunedì 29 settembre e si è chiusa con il voto contrario della maggioranza: 5 i favorevoli, 8 i contrari e 1 astenuto. La mozione, firmata dai consiglieri di minoranza Paolo Gasparetti, Susanna Citterio, Emanuele Villa, Maria Giovanna Tettamanzi, Gianni Cazzaniga e Ivano Riva, chiedeva di condannare le frasi rivolte sui social a cittadini Rom e ad altre persone, definite tra l’altro “feccia”. Nel documento si sottolineava che simili espressioni «denigrano indistintamente persone “da 0 a 100 anni”, colpendo quindi senza distinzione anche bambini e minori» e che «l’uso di termini degradanti verso intere comunità non solo è incompatibile con la funzione di rappresentanza, ma potrebbe costituire reato di istigazione all’odio razziale».
Besana in Brianza, la mozione del centrosinistra per chiedere le dimissioni della consigliera Carena non passa
Da qui la richiesta che Carena rassegnasse le dimissioni e l’impegno al sindaco e alla giunta «a ribadire pubblicamente che l’amministrazione prende le distanze da ogni forma di linguaggio d’odio». Carena ha respinto le accuse: «Nulla di tutto questo ha a che fare con la città di Besana». Carena ha poi rivendicato il diritto a esprimere sentimenti personali: «Sicuramente in maniera forte, esagerata, molto dura e cruda, non lo metto in dubbio, ma essendo sentimenti e emozioni del tutto personali (che derivano da esperienze personali .ndr), non sono sindacabili».
Dall’opposizione, la consigliera Susanna Citterio ha ribattuto: «Io sono molto dispiaciuta per quello che è accaduto a livello personale a Carena. Il punto però è che qui non si parla di sentimenti o opinioni personali, si parla di una consigliera comunale che ha espresso pubblicamente delle affermazioni di una gravità inaudita passibile di denuncia per istigazione all’odio razziale».
Besana in Brianza, Carena resta in Consiglio: la difesa di Corbetta (Lega)
Dalla maggioranza, Alessandro Corbetta ha annunciato il voto contrario, difendendo la collega: «Conosco Carena da 20 anni e so della sua dedizione per la comunità. È chiaro che ci sono traumi di vita che non passano mai, come il fatto di aver subito furti in casa. Queste cose lasciano lacerazioni e possono riemergere. Certo, bisognerebbe evitare di scrivere sui social sfoghi personali, perché oggi un post è quasi come un comunicato stampa. Però chiedere dimissioni per delle parole dette sui social è irricevibile. Non siamo un tribunale». Al termine, Gasparetti ha espresso «rammarico» per la bocciatura della mozione: «Condannare espressioni discriminatorie razziste non è un atto ideologico, ma un dovere democratico. Non si tratta di censurare opinioni, ma di affermare con chiarezza che il linguaggio d’odio non può trovare legittimazione nelle istituzioni».