«È una vergogna. C’è un clima di paura. È ora di smetterla». Con molta indignazione un lettore ha raccontato al Cittadino un episodio di bullismo che l’ha visto protagonista a Lissone. Quel che lascia sgomenti è che gli autori sono tutti giovanissimi a danno di persone adulte. Da tempo si parla di baby gang, con ragazzini che bivaccano nelle piazze cittadine, nullafacenti e, spesso anche poco rispettosi del bene comune. Dal racconto emerge come, a oggi, la situazione stia degenerando.
Baby gang: la denuncia di un lettore per sensibilizzare l’amministrazione
«Sono stato vittima di atti persecutori da parte di un gruppetto composto anche da minorenni – scrive – ragazzi e ragazze, indistintamente, anzi proprio le ragazze ridevano dell’atteggiamento denigratorio degli amici nei miei confronti. Non è la prima volta che mi capita ma ho sempre lasciato correre, pensando sono solo ragazzini che male possono fare. Adesso è il momento di dire basta però, sono giovanissimi che forse hanno bisogno di essere guidati da adulti responsabili ma, non per questo si possono sentire liberi e padroni della città».
Quel che ha spinto il lettore a condividere gli episodi che lo hanno interessato in prima persona è la voglia di sensibilizzare l’amministrazione, i cittadini, tutti ad essere più attenti a quel che succede e, soprattutto spingere le persone a non essere indifferenti. «Nella stessa giornata per ben due volte sono stato oggetto di appellativi, risate – prosegue – da parte di un gruppo di giovani in pieno centro cittadino. All’inizio lanciavano appellativi nascondendosi dietro le siepi e ridendo, quindi ho lasciato perdere, in un secondo momento e in altro luogo li ho incontrati di nuovo, e, hanno continuato guadandomi dritto in faccia. Intorno a me c’erano altre persone, sono arrivato a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine che, hanno prontamente risposto».
Baby gang: l’arrivo dei carabinieri
Nonostante l’arrivo dei Carabinieri il giovane gruppo non si è certo spaventato o fuggito. Anzi. Sono rimasti e, senza chiedere scusa, hanno risposto alle domande come se il loro atteggiamento fosse nel giusto.
«Sono sgomento. Io adulto bullizzato da un gruppo di giovanissimi, che si sono fatti forza in virtù di un branco – conclude – per nulla intimoriti nemmeno dalla presenza delle forze dell’ordine. È evidente che siamo davanti ad una società “malata” dove, gli atti di bullismo e non solo, diventano oggetto di divertimento a danno delle persone coinvolte. Questo atteggiamento mi fa inorridire come si sono inorriditi gli stessi cittadini presenti e preoccupati per la mia incolumità. Mi auguro che vengano presi dei provvedimenti e si pensi alla sicurezza dei lissonesi. Non è più possibile fare una passeggiata in città serenamente».