Non sarà breve, non sarà facile. I lavori per la pulizia dell’arengario di Monza, vandalizzato da ignoti nella parete che si affaccia su via Carlo Alberto, sono stati presentati dal sindaco Paolo Pilotto in apertura della seduta del consiglio comunale di lunedì 26 maggio, a quarantotto ore dal primo urgente incarico affidato alla ditta Milesi per la pulizia della parte danneggiata dalla frase vergata con vernice blu (“Fuori i militari da Monza”) chiaramente riferita all’Italian raid commando organizzato dall’Unuci, l’Unione ufficiali in congedo. Precisazioni, quelle fornite da Pilotto, in risposta alle tante critiche che avevano accompagnato i primissimi interventi, già nella mattinata di sabato 24 maggio. «La prima squadra di tecnici è intervenuta immediatamente per ripulire le scritte. Purtroppo le vernici utilizzate per imbrattare l’arengario sono risultate piuttosto aggressive e quindi comporteranno un lavoro minuzioso e attento che non si concluderà in poco tempo».
Arengario di Monza vandalizzato: che cosa è stato fatto
A suscitare le polemiche di qualcuno è stata la copertura che è stata applicata sulla scritta. «Ci hanno accusato di esserci rivolti a personale incompetente, non sapendo che il materiale utilizzato immediatamente sopra la vernice serve da base per i lavori successivi», ha precisato Pilotto. Nella giornata di lunedì 26 maggio si è svolto un secondo sopralluogo che ha dato il via ai lavori. «La ditta incaricata (Milesi, nda) ha iniziato a fare interventi di pulizia con impacchi e solventi, e dopo questa prima fase parte della vernice ha iniziato già a togliersi». I lavori sono continuati fino a mercoledì. L’intervento prevede anche la pulizia delle fughe dallo spray blu utilizzato dagli anonimi imbrattatori. Si continuerà quindi per attenuare la scritta, continuando manualmente con gli spazzolini. È previsto l’intervento anche dell’idropulitrice.
Arengario di Monza vandalizzato: che cosa andrebbe evitato
Solo al termine di queste fasi i tecnici del Comune con i responsabili della ditta incaricata procederanno a una verifica del lavoro svolto e del risultato ottenuto. «Stiamo cercando in ogni modo di evitare la sabbiatura perché questa tecnica agisce a fondo ma al contempo aggredisce il materiale di base – ha aggiunto il sindaco –. Quindi stiamo cercando in ogni modo di limitarne l’impiego».
La comunicazione del sindaco Pilotto all’assemblea del consiglio comunale ha riguardato anche il recente distaccamento di una lastra del Monumento ai caduti di piazza Trento e Trieste. Non sono pochi gli atti di vandalismo con vernici spray anche contro i monumenti e gli edifici più importanti del centro storico. Solo qualche anno fa le sfere di pietra alla base delle scalinate del municipio, direttamente affacciate su piazza Trento e Trieste, erano state imbrattate di nero. Peggio era andata al monumento ai Caduti negli ultimi tempi della giunta Allevi, quando era stato preso di mira il basamento con scritte rosse: all’epoca era stato detto che alcuni edifici sarebbero stati ricoperti con una vernice speciale in grado di rendere più rapide le pulizie in caso di aggressione.