Arcore, via al cantiere milionario per il recupero di Villa Borromeo

Si aprono le finestre, iniziano i sopralluoghi, la messa in sicurezza della struttura e vengono installati i bagni chimici. Comincia così il cantiere di riqualificazione di Villa Borromeo ad Arcore. Presto un incontro pubblico.
Arcore, Villa Borromeo
Arcore, Villa Borromeo Michele Boni

Si aprono le finestre, iniziano i sopralluoghi, la messa in sicurezza della struttura e vengono installati i bagni chimici. Comincia così il cantiere di riqualificazione di Villa Borromeo ad Arcore e tra i più soddisfatti c’è il sindaco Rosalba Colombo. «Il grande viaggio ha inizio e nel giro di un paio d’anni la grande dama tornerà a splendere», dice.

Intanto sui social network iniziano a circolare le prime foto di questa fase di studio della storica residenza. Entusiasmo tra i cittadini, ma c’è anche chi non vede favorevolmente questo progetto di partenariato pubblico-privato, che ha un costo complessivo di 18 milioni di euro.

La ristrutturazione è affidata all’impresa Italiana Costruzioni protagonista del recupero di Villa reale a Monza e della realizzazione del padiglione Italia all’Expo di Milano. Il municipio ha già destinato 3,5 milioni di euro subito e una rata annuale di 600mila euro per i prossimi 20 anni a partire dal 2018. A fine mutuo sarà pagato ancora il 15 per cento più 2 milioni circa per la manutenzione che sarà a carico del costruttore per tutto il ventennio.

L’intervento è stato definito conservativo e permetterà di riaprire dopo tanti anni il gioiello architettonico arcorese rimasto chiuso e pericolante da tempo. La storica residenza ospiterà al suo interno uffici pubblici, associazioni del territorio, la sede del Parco Valle Lambro e la scuola professionale di musica desiderata dal cantante Morgan. Il piano terra sarà utilizzato per banchetti nuziali e ricevimenti.

La gestione della villa sarà affidata a una fondazione. Questa formula di collaborazione tra la giunta Colombo e Italiana Costruzioni permette di portare avanti l’ambizioso progetto senza essere condizionati dal vincolo del patto di stabilità, che non permette di spendere i soldi contenuti nelle casse comunali.

Il sindaco seguirà probabilmente passo dopo passo la ristrutturazione della villa sia perché il suo ufficio dista pochi metri dall’edificio e soprattutto poiché non perde occasione per parlare del faraonico progetto, nato in questi cinque anni di mandato. Anzi in verità sta già architettando un incontro aperto a tutti gli arcoresi.

«Stiamo organizzando – afferma Colombo – quello che io chiamo “La grande dama show” in cui presenteremo lo stato attuale di Villa Borromeo e soprattutto il rendering di come la storica residenza apparirà dopo i lavori».

Dopo tanti consigli comunali e tante parole il progetto entra ufficialmente nel vivo a poche ore dalla chiusura della mostra “Il re in carrozza” svoltasi nelle scuderie, dove domenica è stata presentata una panoramica dei giardini della stessa Villa Borromeo.

Ora però l’amministrazione mette mano alla casa che un tempo fu di proprietà della nobile famiglia dei Borromeo D’Adda e riaprirà dopo tanto tempo le porte alla comunità arcorese.