Arcore, danneggia il T-Red: denunciato un 33enne di Camparada

Per tre volte il cittadino di Camparada si è presentato e con la bomboletta spray ha chiuso gli occhi alla telecamera. Uno scherzetto che ogni volta è costato quasi 300 euro

Una battaglia di principio sta alla base di una serie di atti di vandalismo contro il documentatore fotografico che rileva le infrazioni semaforiche all’incrocio tra via Casati e via Roma.
E il giustiziere è un cittadino di Camparada di 33 anni che da quel t-red è stato pizzicato una volta, con relativa contravvenzione e decurtazione punti patente.

Danneggia il T-Red con la bomboletta

Ma al di là del “danno” personale, sembra che il 33enne ritenga questi strumenti di rilevazione delle infrazioni vessatori e inaccettabili. È per questo che negli ultimi mesi la Polizia locale è stata costretta a cambiare tre vetrini sull’armadio grigio che fa da contenitore all’apparecchio, proprio in prossimità dell’incrocio. Per tre volte il cittadino di Camparada si è presentato e con la bomboletta spray ha chiuso gli occhi alla telecamera. Uno scherzetto che ogni volta è costato quasi 300 euro e che ha interrotto il lavoro del t-red, ovvero registrare i passaggi con il semaforo rosso, pericolosa tendenza che in quell’incrocio si è rilevata in quantità rilevante.

Identificato chi ha danneggiato il T-Red

In particolare la telecamera immortala chi, venendo da Villasanta, imbocca la corsia di svolta a sinistra in via Roma e brucia il rosso. Per arrivare a identificare il vandalo e a spiccare una denuncia per danneggiamento, gli agenti della polizia locale di Arcore coordinata dal comandante Marco Bergamaschi hanno dovuto visionare ore e ore di filmati delle videocamere di sorveglianza del sistema comunale. Ogni volta, infatti, non si poteva conoscere il giorno esatto del raid. Inoltre l’automobilista sembra parcheggiasse il veicolo (dalla cui targa si è poi partiti per l’identificazione) lontano dal semaforo. Da qui la necessità di incrociare le immagini di diversi giorni, diversi raid e diverse telecamere della zona. Un lavoro eseguito dalla polizia locale, compreso il fatto che gli attacchi erano destinati a ripetersi nel tempo. Un impegno che si è protratto per diverse settimane.