Arcore, Berlusconi vuole il bar di Villa Sottocasa

Comproprietario dell'ala privata della storica residenza, intende realizzarvi un'area commerciale
Villa Sottocasa
Villa Sottocasa

Silvio Berlusconi vuole dare nuovo lustro a Villa Sottocasa e sta trattando direttamente in prima persona con l’amministrazione comunale. L’ex premier è infatti comproprietario dell’ala privata della storica residenza di via Vittorio Emanuele insieme all’amico e architetto vimercatese Ivo Redaelli.

Nelle ultime settimane però il presidente di Forza Italia, con un animo sempre da imprenditore ha convocato in Villa San Martino il sindaco Francesco Cereda e la sua vice Mariasole Mascia assessore all’urbanistica illustrando il suo progetto ambizioso.


L’ex Cavaliere là dove verranno ricavati appartamentini di lusso nella parte privata di Villa Sottocasa ha intenzione di creare anche un’area commerciale con un bar e un negozio di prodotti tipici del territorio ancora da selezionare. L’incontro con i due esponenti della giunta è stato per ottenere il permesso di realizzare anche un parcheggio a servizio di Villa Sottocasa. Cereda e Mascia però hanno posto come condizione che il posteggio sia sotterraneo perché il Comune punta a preservare al massimo l’annesso parco della dimora storica per ottenere 2 milioni di euro dai fondi Pnrr e collegare la villa ai giardini posteriori, che al momento sono separati da un muro.


L’amministrazione vimercatese dal canto suo incontrando Berlusconi a Villa San Martino (dove qualche fa si era presentata anche l’ex sindaco Rosalba Colombo per parlare del Pgt di Arcore), ha chiesto all’ex presidente del Consiglio di contribuire al rifacimento delle facciate esterne di tutto il complesso di Villa Sottocasa interessando non solo la parte privata, ma anche quella pubblica (che rimarrà tale nelle intenzioni del Comune). Un restyling vero e proprio: se pagasse Berlusconi sarebbe un vantaggio per le casse comunali.


L’ex Cavaliere ha un debole per le residenze di delizia e anche se due terzi della struttura restano a tutti gli effetti di proprietà pubblica, non è escluso che il leader di Forza Italia possa fare un regalo alla città di Vimercate. A tessere la tela e a mantenere i rapporti in questa fase sta giocando un ruolo decisivo l’architetto Redaelli, che è il trait d’union tra Cereda e il presidente azzurro. Se tutti i tasselli del mosaico dovessero andare al proprio posto il Comune potrebbe trovarsi di fronte un intervento di riqualificazione di tutto il comparto da 2,8 milioni di euro tra fondi Pnrr e oneri versati da Berlusconi senza tirar fuori un euro