Era stato afferrato per un braccio e uno dei rapinatori gli aveva stretto le dita di una mano in una tronchese. Minaccia evidentemente esplicita dopo un colpo in un minimarket di Arcore dove in tre erano entrati e, dopo aver percosso e puntato un coltello alla gola del cassiere, si erano impossessati dell’incasso della giornata, di alcune bottiglie di alcolici e del cellulare della vittima. Che aveva tentato di inseguire la banda, ma, una volta raggiunti i tre individui, presso la stazione ferroviaria, era stato costretto a mollare la presa in quanto uno dei malviventi l’aveva afferrato per braccio stringendogli le dita nella tronchese.
I rapinatori di Arcore, cassiere con il coltello alla gola
I carabinieri della Compagnia di Monza hanno eseguito una ordinanza di misura cautelare della permanenza in casa emessa dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, a carico di due presunti componenti della banda, un 16enne e un 17enne del monzese, incensurati, indagati per rapina in concorso.
Le indagini sono state avviate lo scorso mese di febbraio quando tre individui, con i volti travisati da cappuccio e mascherina, avevano fatto irruzione all’interno del minimarket di Arcore puntando un coltello alla gola del cassiere. Allertata la Centrale Operativa della Compagnia di Monza, le ricerche avevano consentito di rintracciare nell’immediatezza uno dei minori che bloccato e perquisito, era stato trovato in possesso della tronchesi e di parte della refurtiva, nonché di alcuni documenti ed oggetti riconducibili ai complici, custoditi nella tasca del giubbino.
I rapinatori di Arcore filmati dalle talecamere
Anche dall’acquisizione dei filmati delle telecamere comunali i militari erano riusciti a ricostruire il percorso di fuga e di identificare il secondo minorenne (che nel frattempo si era reso irreperibile allontanandosi dalla propria abitazione).
Il terzo complice, 18enne, senza fissa dimora, era stato rintracciato pochi giorni dopo la rapina presso una fermata di autobus di Vimercate, ancora in possesso del coltello utilizzato durante l’irruzione. L’arma è stata sequestrata mentre il giovane, sottoposto a fermo era stato tradotto nella casa circondariale come disposto dalla Procura della Repubblica di Monza. Nella successiva udienza di convalida l’Autorità Giudiziaria ha convalidato il fermo ed applicato, a suo carico, la custodia cautelare in carcere.