Allarme zanzare: nel 2025 in Brianza triplicati i casi di virus trasmessi dagli insetti

In un anno in Brianza sono triplicate le persone colpite dai virus dengue, zika o chikungunya: tutti hanno sviluppato i sintomi di ritorno da viaggi.
Università Bicocca zanzara coreana
Università Bicocca zanzara coreana

In un anno in Brianza sono triplicate le persone colpite dai virus dengue, zika o chikungunya trasmessi da alcune specie di zanzare che vivono perlopiù in Africa, nel Sud Est asiatico, in Centro e Sud America. Non si tratta, certo, di una emergenza: i numeri sono contenuti, ma l’incremento è considerevole come si può vedere dai dati comunicati dall’Ats.

Allarme zanzare: nel 2025 in Brianza triplicati i casi di virus trasmessi dagli insetti, i numeri

Nel 2024, nel periodo di massima circolazione del virus che va dal primo maggio al 30 novembre, nel territorio dell’Agenzia della salute che comprende le province di Monza e di Lecco, sono stati segnalati 39 casi, di cui 11 confermati dalle analisi di laboratorio effettuate nei centri di riferimento regionale, mentre nel 2025, con altri due mesi davanti per arrivare al termine della stagione più critica, l’allarme è già scattato 85 volte e 39 pazienti sono realmente risultati colpiti dai virus.

A Monza, a partire da maggio, sono state effettuate 13 disinfestazioni in diverse zone della città, nelle vicinanze delle abitazioni in cui vivono le persone infettate: solo a settembre le operazioni hanno interessato tre diverse aree. Ad agosto è, invece, rientrato l’allarme per un presunto caso di chikungunya. In nessuna occasione, precisano dall’Ats, i residenti in Brianza sono stati infettati da insetti presenti sul nostro territorio, ma hanno hanno sviluppato la malattia in Italia dopo essere stati punti durante viaggi all’estero: il trend in crescita del virus, aggiungono, è legato proprio all’aumento degli spostamenti della popolazione.

Allarme zanzare: nel 2025 in Brianza triplicati i casi di virus trasmessi dagli insetti, la salute

Le zanzare possono causare infezioni che generalmente decorrono in maniera asintomatica ma, in alcuni casi, le persone più fragili, tra cui gli anziani o i malati con patologie croniche, possono sviluppare forme più gravi che richiedono perfino il ricovero in ospedale ma solo raramente le punture arrivano a causare la morte. I sintomi che devono mettere in guardia sono la febbre che, generalmente, si alza cinque o sei giorni dopo la puntura e spesso è associata a mal di testa, dolore attorno e dentro gli occhi, dolori muscolari, nausea o vomito, eruzioni cutanee. Al momento non esiste un trattamento antivirale specifico e i pazienti vengono curati perlopiù con farmaci utili ad abbassare la temperatura e ad alleviare i sintomi.

Allarme zanzare: nel 2025 in Brianza triplicati i casi di virus trasmessi dagli insetti, la prevenzione

Anche per questo è opportuno giocare sulla prevenzione adottando gli stessi accorgimenti utili a tenere lontane le zanzare comuni: utilizzare repellenti, seguendo le indicazioni riportate sulle confezioni, oltre a indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe all’aperto. La zanzara comune che trasmette il virus della west nile, spiegano gli esperti dell’ats, attacca durante le ore serali e notturne, mentre la zanzara tigre, che trasmette dengue, chikungunya e zika, punge anche durante il giorno. È, inoltre, opportuno applicare le zanzariere alle finestre, svuotare frequentemente i vasi di fiori per evitare che l’acqua ristagni, cambiare spesso l’acqua nelle ciotole degli animali, tenere le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.
Qualche settimana prima di partire per i paesi tropicali gli operatori dell’Ats consigliano di informarsi attraverso il servizio di profilassi viaggiatori internazionali.
Le disinfestazioni periodiche effettuate dai comuni e le bonifiche straordinarie che scattano ogni volta che viene registrato un caso contribuiscono a contrastare la proliferazione degli insetti