Al San Gerardo di Monza un gruppo d’aiuto per le donne colpite da ictus

Sostegno per le donne colpite da ictus all’ospedale San Gerardo di Monza.Un gruppo per la gestione delle difficoltà della vita quotidiana e un aiuto psicologico dopo la riabilitazione.
MONZA OSPEDALE SAN GERARDO ROBOT PER IL TRATTAMENTO POST ICTUS
MONZA OSPEDALE SAN GERARDO ROBOT PER IL TRATTAMENTO POST ICTUS FABRIZIO RADAELLI

Gli obiettivi sono due: fornire un servizio rivolto a tutte le persone che si trovano ad affrontare l’ictus cerebrale e creare uno spazio per permettere loro di condividere esperienze e vissuti. Da questa idea nasce il Gruppo di auto mutuo aiuto per donne colpite da ictus, un’iniziativa che fa capo all’unità operativa di Medicina fisica e riabilitazione della Asst di Monza, Ospedale San Gerardo, con il sostegno dell’associazione Alice Monza (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale).

«L’ictus rappresenta la prima causa di disabilità dell’adulto – sottolinea Donatella Bonaiuti, direttore dell’Unità operativa – determinando ad un anno dall’evento una disabilità da lieve a grave in un’alta percentuale di pazienti. Al rientro a casa spesso ci si sente soli ad affrontare difficoltà nuove e apparentemente insormontabili, sia nella gestione delle semplici attività della vita quotidiana e nella ripresa della vita lavorativa, sia nel reinserimento all’interno delle attività sociali e delle relazioni. Una volta terminata la fase di riabilitazione intensiva, dal momento della dimissione ospedaliera e durante il lungo percorso della riabilitazione, spesso i pazienti esprimono il desiderio di poter trovare spazi di condivisione dove potersi incontrare con altre persone che stanno affrontando esperienze simili, che hanno in comune l’entusiasmo e la gioia di recuperare i propri spazi nel rientro a casa e nella ripresa a lungo termine delle loro attività di vita quotidiana, famigliare, sociale e lavorativa e le fatiche che spesso questo cammino può presentare».

Nello specifico il gruppo attivato all’interno dell’ospedale San Gerardo si rivolge alle donne colpite da ictus, per le quali la condizione di essere affette da una patologia invalidante può avere significati peculiari, avendo ricadute in tutti i settori della vita.