Al Curie di Meda in scena la “Notte nazionale del liceo classico” nel ricordo del prof “Digio”

Dedica del laboratorio linguistico a Davide Digiovinazzo, 53 anni, storico, amato e apprezzato docente di latino e greco, scomparso improvvisamente
I vincitori del “debate”

Ha riscosso notevole successo la nona edizione della “Notte nazionale del liceo classico” a cui ha partecipato anche il  Marie Curie di Meda e che ha avuto come tema “Figli di Prometeo- scienza e progresso tra antichità e modernità”. Nella prima parte, riservata agli studenti e al personale del liceo, visitate le aule tematiche: “Logica-geometria nell’Agorà”; “Frankenstein, il Prometeo moderno”; “Sapientium iter”, percorso a tappe con gli scienziati del mondo antico; “Le parole della conoscenza in greco e in latino”, quindi la dirigente scolastica Wilma De Pieri ha aperto la “notte” portando i suoi saluti, a cui è seguita la conferenza di Paolo Gulisano su “Il viaggio dell’eroe, dalla classicità alla fantascienza”. 

“Notte del liceo classico” a Meda, il ricordo del professore Davide Digiovinazzo

La seconda  parte è iniziata con la dedica del laboratorio linguistico a Davide Digiovinazzo, 53 anni, storico, amato e apprezzato docente di latino e greco, scomparso improvvisamente lo scorso mese di settembre a Cormano dove risiedeva. “Una intitolazione voluta e richiesta da studenti e docenti– ha detto la dirigente De PieriIl professore che per tutti era “Digio” era un uomo buono che difendeva le sue opinioni con il sorriso sulle labbra, ma era anche una persona molto colta, non solo di materie classiche ma la sua cultura era poliedrica e si interessava sia alle scienze che all’informatica, tanto da essere per il liceo l’animatore digitale. Era sempre pronto ad aiutare i colleghi. Una delle sue grandi passioni erano le lingue non solo quelle classiche ma anche quelle moderne, da qui la decisione di dedicargli il laboratorio linguistico”. All’inaugurazione era presente la sorella del docente, Giulia. Sulla targa di intitolazione dell’aula sotto il nome di Digiovinazzo era riportata una frase di Plutarco, in greco e latino: “la cultura è l’unico nostro bene immortale e divino”.

“Notte del liceo classico” a Meda, gare di “dabate”

La  “notte”, è proseguita con la gare di “dabate” a squadre sul tema “ Non c’è progresso senza custodia della tradizione”, in cui prevaleva il team “pro tradizione” composto da Chiara Riva e Alice Turati di 5 As, Pietro Riva 3 B s, Tecla Botta 3 C s. Il loro successo lo annunciava il giudice arbitro la dirigente del King di Muggiò Elena Motta.  La squadra dei rivali del “contro” era formata da Melissa Migliacci 4 A lc, Elisa Terranova, Anastasia Colombo e Savina Ferri di 3 Cs e Claudio Minotti 3 A Lc. Faceva seguito la rappresentazione ispirata alla tragedia di Eschilo “ Prometeo incatenato”, curata dagli studenti del classico.

L’orchestra del Marie Curie diretta dal maestro Sergio Vecerina, ha infine eseguito tre brani: “ Il fantasma dell’opera” di Lloyd   Webber; “Il bolero” di Ravel e  “Baldassarre blues fantasy” di Alessandro Giusto. Chiudeva la serie degli eventi la lettura espressiva dalle “Argonautiche” di Apollonio Rodio. La dirigente Wilma De Pieri prima del definitivo finis, nella gremitissima aula magna tra i ringraziamenti e i saluti affermava: “è stata una notte magica, bellissima, quella vissuta con gli studenti e i loro genitori, in particolare anche il momento di socializzazione della cena. Il liceo classico che  negli ultimi anni era stato messo in secondo piano  ha dimostrato di avere ragazzi talentuosi. Io e il corpo docente siamo rimasti felicissimi di quanto hanno organizzato. Mi auguro di poter fare altrettanto il prossimo anno anche per il liceo scientifico che non è prevista una festa a livello nazionale, mai noi punteremo a promuoverla”.