È entrato in casa fingendo di voler parlare e poi l’ha violentata, riempita di botte e minacciata di morte. Il colpevole è un ecuadoregno di 29 anni, operaio, pregiudicato. La vittima, una connazionale, la ex compagna di 27 anni. Fino a due mesi fa vivevano insieme, ad Agrate, poi la donna ha interrotto la relazione chiedendo all’ex di lasciare libero l’appartamento. Ma nel weekend lui è tornato a casa. Voleva entrare, solo per parlare, diceva.
La discussione ha preso una brutta piega e dalle parole l’uomo è passato alle mani. La violenza sessuale dev’essere stata il gesto estremo di controllo e sottomissione. La 27enne non è riuscita a difendersi e solo in un secondo momento, con il corpo coperto di lividi, si è presentata in caserma per denunciare l’accaduto. La visita alla clinica Mangiagalli di Milano ha confermato l’avvenuta violenza e l’uomo è stato fermato dai carabinieri della stazione di Agrate. Al momento è rinchiuso nel carcere di Monza a disposizione dell’autorità giudiziaria.