Adesso è ufficiale: la storica Villa Sacro Cuore di Triuggio chiude

La decisione è stata comunicata giovedì 15 settembre, con una nota, dall'arcidiocesi di Milano, proprietaria dal 1984 dell'edificio
MONZA TRIUGGIO VILLA SACRO CUORE
La storica Villa Sacro Cuore, uno dei simboli di Triuggio Radaelli Fabrizio

Villa Sacro Cuore chiude. Venerdì 21 ottobre sarà l’ultimo giorno di attività per la casa spirituale. La notizia, giovedì 15 settembre, è stata ufficializzata da una nota pubblicata dalla Diocesi Ambrosiana che dal 1984 è proprietaria dell’edificio.  «Lo ha stabilito l’arcivescovo, monsignor Mario Delpini, alla luce dei risultati di un’attenta analisi che ha evidenziato le crescenti criticità nei costi di gestione e manutenzione di una struttura dotata di oltre 150 posti letto –si legge nel documento-. Il necessario e non più procrastinabile adeguamento dell’intera Villa alle normative di sicurezza e ad un urgente ammodernamento avrebbe comportato investimenti per centinaia di migliaia di euro».

Villa Sacro Cuore: il commento di monsignor Marinoni

Villa Sacro Cuore fu costruita nel Cinquecento. «Nella decisione ha influito la consapevolezza che la Diocesi di Milano può contare per le proprie attività pastorali, formative e di spiritualità su altre importanti strutture, come ad esempio il Centro pastorale di Seveso» ha spiegato il vicario episcopale per gli Affari generali e Moderator Curiae, monsignor Bruno Marinoni. L’ente che attualmente gestisce le attività formative della Villa, il Centro Ambrosiano, ricollocherà il personale proprio nelle sedi di Seveso e Milano. Nei prossimi mesi la Diocesi valuterà le possibili destinazioni dell’immobile, non escludendo l’ipotesi di una alienazione

Villa Sacro Cuore: la riconoscenza dell’arcivescovo Delpini

«Sono riconoscente ai direttori e ai loro collaboratori che hanno gestito l’accoglienza e l’animazione di Villa Sacro Cuore in questi anni -ha dichiarato l’arcivescovo Mario Delpini-. Hanno avuto il grande merito di creare uno stile familiare, una condivisione semplice di spazi di preghiera, di silenzio, di festa, nelle cappelle interne, negli angoli del parco caratterizzati da una creatività edificante, negli spazi in cui si allarga lo sguardo e si respira serenità».