Durante il ventennio fascista, com’è noto, le manifestazioni sportive erano all’ordine del giorno. Il detto “mens sana in corpore sano” era quasi da considerarsi una legge dello Stato.
Fin da ragazzi, gli appartenenti alla gioventù italiana del littorio si dilettavano in svariate discipline ginniche, dalla scherma all’atletica.
Alcune di queste manifestazioni, soprattutto quelle di carattere locale che magari hanno trovato meno spazio sui documentari che testimoniano quel periodo, sono rimaste però impresse sulle pagine dei giornali di allora. Naturalmente, anche sul Cittadino.
Esattamente novant’anni fa, infatti, il 16 luglio 1931, il Cittadino raccontava di un’importante gara ginnica che si era svolta in città: “il concorso regionale lombardo della Forti e Liberi”.
Ecco il racconto del Cittadino di allora: «La manifestazione ginnastica svoltasi domenica per onorare la memoria di tre pionieri monzesi dello Sport ha avuto lieto successo come organizzazione e risultati; peccato che il pubblico non era così numeroso come l’importanza delle gare svolte richiedeva. Le autorità presenti erano al completo, dando un’alta importanza alla cerimonia dello scoprimento della lapide in memoria dei non dimenticati: avv. Sironi, ing. Mina e cav. Cega».