Monza e Brianza, la denuncia Spi Cgil: “Boom di multe ad anziani e fragili per i ticket sanitari”

Il sindacato chiede alla Regione di usare i dati in suo possesso per "attribuire correttamente le esenzioni"
Ats Brianza sede Monza
Ats Brianza sede Monza

Il sindacato Spi Cgil Brianza segnala l’arrivo, in questi giorni, di numerosi verbali di accertamento e contestazione per l’indebita fruizione dell’esenzione dal ticket sanitario, riferiti a visite specialistiche e farmaci dell’anno 2020. Si tratterebbe di contestazioni riguardanti in particolare il superamento delle soglie di reddito o la mancata comunicazione della ripresa dell’attività lavorativa. “Ad essere colpiti – dice la Cgil – sono soprattutto anziani e persone in condizioni di fragilità economica”.

Monza e Brianza, lo Spi Cgil: “Errori in buona fede”, appello alla Regione

“Rispetto agli anni precedenti – dice Cosetta Lissoni, della segreteria Spi Cgil Brianza e Responsabile del dipartimento welfare – ai cittadini viene oggi richiesto non solo il pagamento del ticket, ma anche una sanzione amministrativa di pari importo, con un raddoppio delle somme dovute. Una scelta che consideriamo inaccettabile”.

Secondo Bruno Pietroni, Segretario generale Spi Cgil Brianza i casi di omissione sarebbero “nella maggioranza dei casi” avvenuti “in buona fede, anche a causa del sistema di autocertificazione, che espone i cittadini al rischio di errore”. Per questo motivo lo Spi Cgil chiede alla Regione Lombardia di utilizzare i dati già in suo possesso “per attribuire correttamente le esenzioni, evitando di scaricare sui cittadini le inefficienze del sistema”. Lo Spi Cgil Brianza invita tutte le persone che hanno ricevuto un verbale di contestazione a rivolgersi ai propri sportelli territoriali per verificare la possibilità di richiedere l’annullamento della cartella, come già avvenuto in numerosi casi.

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