Casa San Carlo, a Lissone un’area per persone con disabilità indipendenti

Il 29 novembre, giornata dei diritti delle persone con disabilità, Fondazione Stefania organizza una “charity dinner” all’hotel de la Ville, che possa sostenere questo progetto di housing sociale

Casa San Carlo prende forma. Un luogo accogliente, nel cuore di Lissone, con spazi accessibili e aree comuni in cui le persone con disabilità possano costruire un proprio progetto di vita, immaginato da Fondazione Stefania. La casa è destinata a persone con disabilità che vogliono essere autonomi anche dal punto di vista residenziale e condividano questo progetto con la famiglia e i servizi sociali. Sono in fase conclusiva i lavori di ristrutturazione ma ora è necessario l’aiuto di tutti per arredarla e renderla accogliente per i futuri cinque inquilini. Sono già iniziati i primi incontri tra famiglie interessate che condividano la missione educativa di Stefania ma serve tempo per gli inserimenti è fondamentale creare un gruppo omogeneo. Dopo casa Stefania, ormai una realtà consolidata, ora è il momento di casa San Carlo che ha un valore aggiunto: è accessibile anche a persone in carrozzina. Sarà inaugurata in primavera ma, perché possa accogliere i nuovi residenti, c’è bisogno di un aiuto concreto da parte della collettività, rendere una casa un luogo accogliente richiede tanta cura e necessita di molti oggetti di uso quotidiano perché possa essere vivibile. Per questo, il 29 novembre, in occasione della giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, Stefania organizza una “charity dinner” all’hotel de la Ville, che possa sostenere questo progetto di housing sociale ideato come risposta concreta al diritto di vita indipendente delle persone con disabilità. Una cena interattiva e coinvolgente per riunire nuovi e storici sostenitori dell’associazione e che, al contempo, possa supportare il progetto di casa San Carlo. Per informazioni e sostenere il progetto inviare una mail a infostefania@associazionestefania.it. «Perché una casa sia vivibile occorre renderla tale- spiega Anna Pirola, referente fundraising- e per questo ci serve l’aiuto concreto di tutti. Sappiamo bene quanti oggetti servano nella quotidianità. La serata che abbiamo organizzato è un momento conviviale di amicizia e condivisione di intenti in cui non mancheranno attività divertenti».