La moda è reale o immaginaria? A questo quesito, niente affatto banale, ha provato a rispondere martedì 18 novembre, all’hotel Habitat di Giussano, un intermeeting promosso dal Lions Club Seregno Brianza. L’appuntamento, che è stato condiviso dai Lions Club della quinta circoscrizione, ha messo sotto la lente d’ingrandimento in modo particolare la comunicazione ed il codice del fashion system ed ha registrato la presenza in qualità di relatore di Beppe Pisani, presidente nazionale della filiera della moda della Cna (confederazione nazionale dell’artigianato), nonché professionista di provata esperienza e considerato tra le voci più autorevoli dell’artigianato e dell’industria del fashion italiano. Tra i presenti, oltre a Giorgio Formenti, presidente del Lions Club Seregno Brianza, in qualità di organizzatore, hanno trovato posto Letizia Ongaro, past governatore del distretto 108 Ib1 dei Lions, e Carlo Vergani, coordinatore distrettuale Gstd dei Lions, che hanno ribadito la centralità dell’attività formativa e culturale nell’esperienza lionistica, nonché vari esponenti della struttura degli stessi Lions, tra cui Maurizio Orlando, presidente del Lions Club Seregno Aid.
Lions Club Seregno Brianza: le dinamiche di un fiore all’occhiello del Made in Italy
Nel suo intervento, Pisani ha raccontato l’evoluzione del concetto di moda, dalla dimensione artigianale delle origini alla complessità del sistema globale contemporaneo: «Oggi il fashion system è un insieme articolato di creatività, produzione, comunicazione, marketing e costruzione dell’immaginario collettivo, in cui la realtà dell’oggetto moda si intreccia continuamente con la sua narrazione». Il relatore si è quindi chiesto ed ha chiesto ai presenti se la moda sia un bisogno reale o un universo immaginario, creato dalla comunicazione. «Il consumo non è mai puramente funzionale -ha aggiunto-, ma risponde a dinamiche psicologiche, simboliche e sociali. La moda, dunque, non veste soltanto la persona, ma ne accompagna l’identità e ne influenza l’autopercezione». Il focus si è inoltre concentrato su alcune delle sfide attuali più impellenti, come il ruolo della comunicazione, il ritorno dell’artigianalità come valore aggiunto ed il rapporto tra immaginazione creativa e concretezza industriale. «La filiera italiana -ha ricordato Pisani- è un motore economico e culturale riconosciuto in tutto il mondo, mentre aspetti come la territorialità, la competenza dei lavoratori e la qualità dei materiali sono fattori che rendono il made in Italy unico».
Lions Club Seregno Brianza: la soddisfazione del presidente Formenti
Al termine, il relatore è stato protagonista di un vivace confronto con il pubblico, dal quale sono arrivate al suo indirizzo numerose domande. «La moda non è solo ciò che indossiamo, ma ciò che comunichiamo attraverso di essa» ha sottolineato l’esperto. Significativo è stato il ringraziamento finale di Giorgio Formenti a soci, autorità ed ospiti, che con i loro contributi hanno rinnovato lo spirito di collaborazione e condivisione che è una caratteristica della progettualità lionistica.