Una serata dedicata ai genitori nell’era (sempre più) dei social. Per parlare di linguaggio non ostile, e di responsabilità genitoriale. A proporla è stato l’Iti “Enrico Fermi” di via Agnesi a Desio; relatrice l’avvocata Stefania Crema, con la quale da anni l’Istituto guidato dalla dirigente Elena Bonetti ha in atto una collaborazione per informare e formare alunni e famiglie su come maneggiare “con cura” i social.
Fermi: un fenomeno sotto la lente da vent’anni

A introdurre la serata che ha visto anche la partecipazione del sindaco Carlo Moscatelli, il professore Fabrizio Zappulla, referente d’Istituto per la prevenzione il contrasto al bullismo. Dai bulli ai cyberbulli, il passaggio nell’era dei social è stato molto veloce, e tutt’altro che indolore, se ne parla da oltre venti anni ormai, ma qualcosa è cambiato. «Una volta il cyberbullismo -ha ricordato l’avvocata Crema– nasceva dal desiderio di far capire agli altri quanto si era forti, adesso è cambiato il passo: i ragazzi soffrono ed è come se trovassero conforto nel vedere soffrire anche gli altri». Parole forti ma che non sono altro che la fotografia di una società che è cambiata.
Fermi: l’amministrazione firmerà il manifesto per la comunicazione non ostile

«È cambiato il passo -ha ribadito l’avvocata Crema-: le famiglie sono sempre più giustificanti, ma meno presenti. I ragazzi hanno bisogno di meno parole e tanti esempi. Quando racconto episodi, ascoltano sempre molto volentieri». Un invito per tutti: «Dobbiamo rimettere la relazione nelle parole e dobbiamo essere noi adulti ad accompagnarli». E in merito all’attenzione alle parole anche il sindaco Carlo Moscatelli ha ribadito quanto sia importante il linguaggio, ricordando che anche da adulti, soprattutto se si ricopre un ruolo politico, si è esposti ad attacchi di haters come capita a lui quasi ogni giorno. Per questo, ha anticipato che la prossima settimana l’amministrazione sottoscriverà il manifesto della comunicazione non ostile.