Le bandiere della Palestina insieme quelle arcobaleno della pace. Un bel segnale, sabato 4 ottobre a Brugherio: qualche centinaio di persone di tutte le età ha partecipato alla manifestazione organizzata dall’Anpi in collaborazione con diverse associazioni e partiti di centrosinistra per chiedere il cessate il fuoco a Gaza e il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Brugherio, subito “cessate il fuoco” a Gaza: la testimonianza di Angelo Rusconi di Medici senza Frontiere

Le poesie scritte dai ragazzi che vivono nella Striscia, tratte dal libro “Il loro grido è la mia voce”, hanno commosso molti così come hanno scosso le parole di Angelo Rusconi, fino a pochi giorni fa capo progetto a Gaza di Medici senza frontiere: «Il nostro progetto non esiste più – ha spiegato – abbiamo dovuto evacuare da Gaza City perché avevamo i carri armati a seicento metri». L’organizzazione ha raddoppiato i posti in un ospedale nella zona centrale della Striscia: è una lotta continua per la sopravvivenza, ha testimoniato l’operatore, e in seguito al blocco per tredici settimane di tutti gli aiuti umanitari e i rifornimenti chi, come loro, era fortunato mangiava una volta al giorno, il resto della popolazione ogni tre-quattro giorni. La sera i colleghi rimasti là, quando il collegamento regge, gli inviano quelle che potrebbero essere le loro ultime parole: a Gaza, dove oltre il 94% dei feriti è civile, «sta rischiando di morire l’umanità». Ha proseguito Rusconi: «Essere in piazza non è solo per loro, ma per noi, per tenere accesa la fiammella» della civiltà. Abbiamo bisogno di tutti voi – ha aggiunto – per sostenere la popolazione». Eppure anche in quell’inferno ci sono semi di speranza: «Di recente abbiamo assunto un nuovo medico, appena sposato – ha raccontato – mi ha gelato il sangue quando mi ha detto che lui e la moglie vogliono avere figli perché amano la vita».
Brugherio, subito “cessate il fuoco” a Gaza: sul palco Hani Gabler e Stefano Levi Della Torre, di Voci ebraiche per la Pace

Prima di lui sul palco sono saliti Roberto Giudici, responsabile di diversi progetti di cooperazione in Palestina, Hani Gaber, console della Palestina e rappresentante dell’Autorità nazionale palestinese per il Nord Italia, Stefano Levi Della Torre, già membro del Consiglio della Comunità ebraica di Milano. Quest’ultimo fa parte della rete “Mai indifferenti – Voci ebraiche per la pace”, critica nei confronti delle atrocità che Israele sta compiendo nella Striscia, in dissenso con «le istituzioni ebraiche ufficiali» che, ha detto lo studioso, «sono affezionate a Israele qualunque cosa faccia con un comportamento simile a quello del Partito comunista nei confronti dell’Unione Sovietica. In tutto il mondo ebraico c’è una spaccatura che, per noi, è utile anche nella lotta all’antisemitismo».