In settimana a Monza altri due interventi di disinfestazione in via Zucchi e via della Palazzetta a causa di sospetti casi di virus Dengue. Tra Monza e la Brianza per tutta l’estate sono stati diversi i casi segnalati da Ats per il virus trasmesso dalla puntura della zanzara che porta febbre, cefalea, dolore muscolare e articolare e può essere letale in rarissimi casi. Facciamo il punto con il professor Paolo Bonfanti, direttore delle malattie infettive all’Irccs Fondazione San Gerardo dei Tintori.
Professore è un’impressione o i casi sono in aumento?
«In realtà tra Monza e la Brianza i casi effettivamente accertati sono stati tre. Tutti viaggiatori provenienti dal sud America. Sappiamo che nei Paesi dell’America Meridionale il virus è endemico, chi viaggia in quei paesi lo mette in conto. Diciamo che l’impressione di casi in aumento può essere determinata dal fatto che quando una persona proveniente da luoghi dove è presente il virus manifesta i sintomi febbrili l’Ats fa partire subito la segnalazione e si dà il via alla disinfestazione intorno all’abitazione del paziente. I campioni nel frattempo sono trasmessi ai laboratori di riferimento che, per la Lombardia sono il Sacco e l’ospedale di Pavia. I risultati arrivano in due giorni, ma, nel frattempo si procede comunque alla disinfestazione. I casi confermati sul nostro territorio sono stati tre».
Monza, l’infettivologo su zanzare e virus: «Uno scenario estivo come ce l’aspettavamo»
Quindi nessun allarmismo?
«Abbiamo assistito allo scenario estivo come ce lo aspettavamo. Qualche caso sospetto dai viaggiatori, ma non abbiamo avuto una vera epidemia come è successo nelle Marche con oltre 100 casi autoctoni».
Ci sono altri virus che ci devono preoccupare?
«In Italia quest’anno abbiamo avuto il West Nile molto diffuso, molto più dello scorso anno. Anche in questo caso la Brianza e la Lombardia hanno avuto solo pochi casi sporadici, mentre a Latina e in Campania abbiamo assistito a veri e propri cluster importanti. E poi abbiamo avuto una vera e propria epidemia di Chikungunya a Modena e provincia. Quindi il tema degli arbovirus, i virus trasmessi da insetti, è estremamente attuale».
Con l’arrivo dell’autunno la situazione migliorerà?
«L’estate è la stagione in cui l’insetto vettore è più presente, ma ormai con il cambiamento climatico le zanzare resistono anche ad autunno inoltrato. E poi si viaggia molto di più rispetto al passato, ma per i viaggiatori che hanno contratto il virus c’è un sistema di sorveglianza molto efficace».
Monza, l’infettivologo su zanzare e virus: «Ad agosto il Covid è ripartito con una nuova variante»
L’altro virus che sembra tornato di attualità è il Covid. È così?
«Il Covid è strano ed imprevedibile. Siamo stati abituati a pensare ai virus respiratori come stagionali, invece, il Covid se ne frega delle stagioni. L’inverno scorso e in primavera praticamente lo davamo per scomparso, abbiamo avuto davvero pochissimi casi. Poi da agosto c’è stato l’innalzamento della curva con una nuova variante. Attualmente il virus che circola di più è il Covid, chi aveva ancora qualche tampone in casa dalla pandemia si è scoperto facilmente positivo».
Monza, l’infettivologo su zanzare e virus: una persona ricoverata, le vaccinazioni
Ci sono ancora ricoverati per Covid a Monza?
«Attualmente un solo paziente anziano e con altre patologie . L’impatto sull’uomo è blando, con il vaccino abbiamo acquisito una protezione efficace. I sintomi sono quelli di febbre e raffreddore ben gestibili a domicilio».
Consiglia ancora di vaccinarsi?
«Per il Covid dobbiamo fare un discorso a parte per le persone over 70 e i fragili con malattie croniche. Per loro il Covid può ancora essere una malattia seria. Per cui l’indicazione tra fine ottobre e novembre quando arriveranno i nuovi vaccini aggiornati è bene vaccinarsi insieme al vaccino dell’influenza. Il discorso vale anche per quegli anziani che hanno saltato qualche dose negli ultimi anni».