Calciomercato, rischio uscite per il Monza, ma c’è un Piano B

Ultimi giorni infuocati di trattative: lista partenti lunghissima, comincia la rivoluzione

Saranno giorni di fuoco per il mercato del Calcio Monza. Sono diverse le situazioni da risolvere e la dirigenza non vuole farsi trovare impreparata. Al momento sono tutti ovviamente e giustamente concentrati sul closing per il passaggio delle quote tra Beckett Layne Ventures e Fininvest, ma il mercato assorbe tantissime energie.

Il caso Keita spacca l’ambiente

Nei giorni scorsi è scoppiato il caso Keita, già parzialmente rientrato. Il ragazzo era stato escluso dai convocati da parte di Bianco prima della sfida – persa – di Coppa Italia. L’allenatore aveva parlato di scelta tecnica, seppur siano emersi screzi con il giocatore durante gli allenamenti, non sempre interpretati al massimo, secondo l’accusa. Poi, grazie al lavoro di mediazione di Adriano Galliani sembra che sia emerso uno spiraglio di luce in mezzo alle grigie nuvole e potrebbe esserci ancora un futuro in biancorosso per il senegalese. Il giocatore, peraltro, aveva sposato con entusiasmo e con un rinnovo biennale la causa Monza prima ancora che ci fosse il subentro degli americani. Guadagna un milione lordo all’anno. Ingaggio importante, ma non insormontabile. Specialmente per un attaccante di questo calibro, quando in rosa ce ne sono diversi che hanno dimostrato molto meno delle due reti in undici presenze di Keita l’anno scorso, anche se è lecito pensare che come spendere i soldi lo decida chi poi pagherà gli stipendi.

Tanti possibili partenti

In chiusura è invece il trasferimento di Colpani alla Cremonese. Un prestito – si spera oneroso – con diritto di riscatto che diventa obbligo a determinate condizioni: leggasi salvezza dei grigiorossi. Si è fatto avanti pure il Sassuolo, ma la società della famiglia Arvedi pare in vantaggio. Sulla lista dei potenziali partenti anche Pessina, Caprari, Izzo (ha una clausola da 800mila euro che lo libererebbe in qualsiasi istante), Birindelli, Mota Carvalho. O costano tanto in termini di stipendio, o sono poco motivati da una nuova avventura in Serie B. Hanno tutti interessamenti dal piano di sopra o dall’estero, obiettivo incassare o magari anche solo risparmiare. Non per forza accontentare. Burdisso aveva detto che non ci sarebbero state partenze dopo Ferragosto, ma il mercato decide le proprie regole.

Le mosse della nuova proprietà

Il mercato andrà anche a decidere il budget stagionale, che sarà fissato solamente alla chiusura delle trattative. Anche perché lo stesso deve essere adeguato alla categoria. Spendere come in Serie A, non significa vincere sicuramente la Serie B. Da questo punto di vista, come detto anche da Bianco, se esce qualcuno entra qualcuno. Finora non può essere certo definito un mercato acquisizioni di prospettiva, visto che per lo più sono arrivati giocatori di categoria, affermati, in qualche caso anche vincenti. Non giovani, non plusvalenzabili nel senso stretto del termine, ma di consolidamento di una rosa con aspirazioni di provare a girare in alta classifica. La società non sembra improvvisare, anzi Burdisso sulla sua scrivania ha già i nomi dei rimpiazzi, qualora ci fossero delle uscite, come ormai probabile. La rivoluzione però non può chiudersi in una sola sessione di mercato, soprattutto in una fase di cogestione. In cui le spese, oltretutto, vengono sostenute dal passato. Diciamo che gli americani stanno prendendo le misure e le vere intenzioni emergeranno con il tempo. Così come la forza che sapranno dare.

L'autore

Giornalista, primo pezzo pubblicato sul Cittadino il 16 aprile 2005, da allora mi occupo di cronaca, cultura e soprattutto sport. Seguo le peripezie – è il caso di dirlo – dell’Ac Monza. La zona di riferimento è la Valle del Seveso e mi occupo delle Groane (Solaro, Ceriano, Cogliate, Misinto, Lazzate), di Barlassina e di Seveso. Nella vita civile sono telecronista e dirigente sportivo alla Robur Basket Saronno.