Monza, lo sport veste solidale: Fossati diventa Ironman per l’Unitalsi

Il commercialista seregnese domenica 7 settembre coprirà la distanza tra Borghetto Santo Spirito ed il capoluogo brianzolo, per sostenere la causa della Casa della gioia
Unitalsi 2025 Ironman
Fossati sulla bicicletta, con la quale si muoverà tra la Liguria e Bereguardo

Quanto è lunga una amicizia? Come si misura il legame tra le persone? Quanto distano i cuori di chi si ama? Ognuno ha la sua risposta. Per il seregnese Raffaello Fossati, sei figli, un lavoro da commercialista e la passione per lo sport, la risposta è un numero: 226. È il numero dei chilometri che separano Monza dalla piccola cittadina di Borghetto Santo Spirito, in Liguria, dove si trova la Casa della gioia, la residenza estiva utilizzata dall’Unitalsi per ospitare le vacanze dei ragazzi disabili (si chiamano sempre così, “ragazzi”, e non importa la data di nascita).

Unitalsi: l’articolazione dell’impresa sportiva

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Raffaello Fossati in azione

«Ho già partecipato a tre triathlon -racconta Fossatipercorrendo 1,9 chilometri a nuoto, 90 in bici e 21 di corsa. Dal 2023, quando ho iniziato, ho già portato a termine tre di queste gare. Ed è lì che è nata l’idea». L’idea, folle e ardita, è quella di raddoppiare quelle distanze e arrivare alla competizione dell’Ironman lunga in realtà 221 chilometri in totale da coprire con le tre discipline. A quel punto cosa saranno mai cinque chilometri in più? Ed ecco i 226 chilometri, 226.000 metri che separano Monza, dove ha sede l’Unitalsi che gestisce la Casa della gioia, e Borghetto Santo Spirito. L’impresa di Raffaello Fossati inizierà alle prime ore del mattino del prossimo 7 settembre, quando si tufferà nelle acque di Borghetto, partendo proprio dalla spiaggia utilizzata da ospiti e volontari. Da qui nuoterà per 4 chilometri fino ad arrivare al porto di Loano. Una volta uscito dall’acqua inforcherà la bici e raggiungerà Bereguardo, pedalando per 180 chilometri. L’ultima tranche del percorso per uomini d’acciaio sarà la distanza di una maratona: 42 chilometri per arrivare in via Zucchi, a Monza, dove si trova la sede cittadina dell’Unitalsi.

Unitalsi: il peso dell’aumento dei tassi di interesse sul mutuo

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Fossati durante un tratto di corsa, specialità con la quale coprirà l’ultima frazione della sua impresa

«Per coprire una gara di triathlon ci ho messo circa sei ore, essendo doppie le distanze penso di impiegare 12 ore, ma in questo caso il cronometro non conta, quello che conta è arrivare a destinazione». Ad accompagnarlo nell’impresa ci saranno alcuni suoi compagni di triathlon che si alterneranno lungo tutto il tragitto. Lui, Fossati, coprirà invece ogni singolo metro dei 226.000 dell’impresa. L’obiettivo è uno solo: aiutare economicamente la Casa della gioia. «In questi anni l’incremento dei tassi di interesse del mutuo acceso per l’acquisto dell’immobile ha letteralmente svuotato le casse dell’associazione -spiega Fossati (che di mestiere è commercialista)-, in particolare quelle di Monza, e senza il supporto della sezione lombarda e di Unitalsi nazionale non avremmo potuto far fronte alle rate del mutuo. Abbiamo quindi lanciato una raccolta fondi che si basa sulla distanza tra Monza e Borghetto Santo Spirito, per ogni euro ricevuto il nostro pullmino percorrerà un metro dei 226 chilometri di distanza».

Unitalsi: dieci ore settimanali per la preparazione

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Un bel primo piano di Raffaello Fossati durante una prova

L’iniziativa di Raffaello Fossati si aggiunge quindi alla raccolta fondi già avviata dall’Unitalsi di Monza, “Un euro per un chilometro”. Ad oggi il crowdfinding dell’atleta solidale ha quasi raggiunto il primo obiettivo di 4.000 euro, «che sono in soldi la distanza che percorrerò a nuoto -precisa-. Ovviamente mi piacerebbe che la cifra aumentasse con nuove donazioni anche dopo la fine della mia impresa». A meno di un mese dalla sua personale Ironman, Raffaello è in piena preparazione, con un programma di dieci ore di allenamento a settimana. «In questo caso non importa il tempo che ci metterò ma solo il desiderio di portare a termine questo progetto e farlo accompagnato dai tanti che negli anni hanno amato e continuano ad amare la Casa di Borghetto Santo Spirito».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.