Un fiume “viola” ha invaso il bosco urbano di Lissone sabato mattina. Duecentocinquanta amici di Polisportiva Sole, promotrice dell’evento insieme a Associazione e Fondazione Stefania con il supporto di cooperativa Donghi, si sono riuniti nel giardino della Donghi per prendere parte alla “marcia senza barriere”. Grazie al supporto di diversi sostenitori, volontari che hanno segnalano il tracciato (2,5 chilometri per qualcuno diventati anche cinque perché ha fatto il giro doppio) accessibile e percorribile per tutti, la marcia è stata un vero e proprio fiume umano.

Lissone: il fiume viola dei 250 per la marcia “senza barriere”, le aziende sostenitrici e l’amministrazione
Non una corsa ma una camminata a passo libero, presenti anche amici a quattro zampe, familiari e amici della grande famiglia di Stefania. Un grande evento reso possibile grazie al sostegno di tante aziende sostenitrici – Iniziative Energetiche, RGP Balls, Emerson, Banca d’Asti di Lissone, Effemarket, Basf, Geneco, Banco Alimentare, Decathlon – che hanno contribuito con diversi gadget.
«Una grande festa possibile grazie al contributo di tanti volontari e amici – ha sottolineato Davide Fustinoni, presidente di Sole – che, ogni anno, ci aiutano perché questa mattinata sia sempre unica e speciale».
Tra i sostenitori anche l’amministrazione, con l’assessore allo Sport Giovanni Camarda che ha portato i saluti ringraziando l’associazione e la Polisportiva.
«Lo sport è inclusione da sempre – ha detto Camarda – non ci sono barriere o differenze. Questa marcia è un evento bellissimo e importante anche per la città, un grande grazie alla cooperativa Donghi che ospita la partenza, alla Polisportiva Sole che con Stefania da anni la organizza».

Lissone: il fiume viola dei 250 per la marcia “senza barriere”, il ricordo di Federica
Gioia, divertimento e spensieratezza ma anche un momento di commozione prima del via, in ricordo di Federica, la ragazza del quadrifoglio che lo scorso anno era presente, nonostante la malattia in corso. «Fede lavorava da noi a iniziative Energetiche – raccontano Alice e Alessandro, (quest’ultimo titolare dell’azienda) – aveva un’energia contagiosa. Lei ci ha portato alla marcia lo scorso anno e, questa volta siamo qui per lei, si sente la sua mancanza. Sapeva trattare con tutti e, al primo posto metteva sempre la parola “condivisione” il suo spirito di comunità ci ha coinvolti tutti. Per lei l’azienda era una famiglia e lei per noi era un vulcano di energia. Questa marcia è anche per lei».
Un pensiero a chi non c’è più ma ha lasciato il segno e un pensiero a chi, ogni giorno, si impegna perché l’inclusione sia reale e concreta. Il team è già al lavoro per il prossimo anno con un grande obiettivo: raddoppiare le presenze. «Il nostro ringraziamento speciale ai volontari ed alle aziende che ci hanno sostenuto – concludono gli organizzatori Anna Pirola (referente fundraising di Stefania) e Davide Fustinoni – nella realizzazione di questa marcia che vorremmo diventi un appuntamento annuale di festa inclusiva».