Monza, contro il rumore dei binaribarriere acustiche o copertura

Monza, contro il rumore dei binaripannelli fonoassorbenti o copertura
Ferrovia a Monza – foto d’archivio

Monza – Una soluzione al problema del rumore dovuto alla presenza della ferrovia in via san Gottardo,potrebbe essere vicina.
La conferma arriva dal sindaco Marco Mariani, dopo l’articolo pubblicato la scorsa settimana su queste pagine.
«Conosco bene il problema – spiega Mariani – perché anch’io ho ricevuto decine di segnalazioni dai cittadini della zona. Al momento posso solo dire che la situazione è monitorata e che i nostri uffici tecnici stanno lavorando in collaborazione con i tecnici di Trenitalia per trovare una soluzione alla mitigazione del rumore e delle vibrazioni».

«Non sono un tecnico -prosegue Mariani – ed è bene che di questi problemi si occupino i tecnici. Trenitalia ci ha richiesto alcuni dati, tra cui la distanza delle abitazioni dai binari. Abbiamo fornito tutto quanto ci è stato richiesto e adesso si sta valutando la soluzione migliore. I tecnici di Trenitalia mi hanno anche spiegato che la soluzione non è di facile gestione ma conto di poter dare risposte concrete ai cittadini in tempi ragionevoli». Tra le ipotesi al vaglio l’installazione di pannelli fonoassorbenti lungo il tratto cittadino della ferrovia o la copertura dei binari .

Un progetto, quest’ultimo, che consentirebbe di guadagnare terreno per piste ciclabili e aree verdi. La situazione più pesante si registra al civico 76 di via San Gottardo, il condominio costruito all’inizio degli anni sessanta più a ridosso dei binari.
«Sono contento di apprendere dell’interessamento del sindaco – è il commento di Mario Bazzi ,consigliere di condominio che per primo ha segnalato il problema al nostro giornale – mi auguro che una soluzione sia trovata davvero in tempi ragionevoli visto che già nel 2004 una rilevazione dei decibel nei nostri appartamenti aveva mostrato picchi di 102,7 decibel e una media sopra i 63 decibel, pari al rumore di un aereo in decollo da Linate misurato in un’abitazione di Melegnano».

Non tutti nel condominio sono però concorsi nel portare avanti questa battaglia: «Chi come me abita sul lato strada – spiega la signora Catalano – non è disturbata dal rumore dei treni e tanto meno dalle vibrazioni. Non ritengo che possa essere messa in correlazione la presenza della ferrovia con il fatto che dai nostri balconi cadono i calcinacci. Si tratta di un problema normale per un condominio di cinquant’anni che richiede manutenzione». «Non ho messo in relazione la condizione dei balconi con la presenza delle ferrovie – si difende Bazzi -, posso solo ribadire che il rumore e le vibrazioni sono un dato di fatto e che mi dispiace che non ci sia l’unanimità nel condominio per cercare di trovare una soluzione al problema».
Rosella Redaelli