Figlio infortunato, auto in divieto:il giudice cancella la multa

Monza – Multa respinta per la “temerarietà della sanzione”, e comune condannato a risarcire 275 euro di spese legali. E’ stata una vittoria su tutti i fronti il ricorso avanzato davanti al giudice di pace da un cittadino monzese assistito dall’avovcato Roberto Iannacone contro una multa per divieto di sosta ricevuta in centro storico il 21 luglio scorso. L’uomo stava accompagnando il figlio di 47 anni, in stampelle in seguito ad un precedente infortunio, a casa sua. Avendo difficoltà di movimento, i genitori, che vivono in zona a traffico limitato, avevano deciso di ospitarlo per qualche giorno a casa. Il pomeriggio del 21 luglio, scorso, il padre aveva fermato la macchina in divieto per accompagnare il figlio in stampelle al portone di casa. Una vigilessa, inflessibile, aveva seguito la scena, e non aveva voluto sentire ragioni.

L’automobile, dotata di contrassegno per i residenti nella zona del centro, era effettivamente in sosta vietata. E per questo andava multata. Trentasei euro l’importo della sanzione. Non una cifra da capogiro, ma il monzese è voluto andare a fondo. Protestare non è servito a nulla, ormai il verbale era stato compilato, e nulla ha fatto tornare sui suoi passi la zelante vigilessa. La questione è così finita davanti al giudice di pace. Da un lato il cittadino assistito dal suo legale, dall’altro l’avvocatura del comune. L’autorità giudiziaria ha dato pienamente ragione al monzese. Il magistrato non si è solo limitato a censurare ed annullare il provvedimento, ritenuto appunto “temerario”, ma, vero elemento di novità contenuto nella decisione del giudice ha anche stabilito a carico del comune la rifusione delle spese processuali, liquidate in 275 euro.
f. ber.