Villasanta – Il mercato tira ancora la cinghia, ma ad essere generose sono le vigne di quest’anno e quelle delle ultime stagioni. Là, a Monforte d’Alba, il villasantese di Barolo Silvano Casiraghi ha finito la vendemmia solo sabato scorso. L’acqua di primavera e il caldo ossessivo dell’estate hanno caricato gli acini e le uve finite, che in spremitura danno colori e acidità come non si vedevano da tempo. Promette bene, il 2009, nonostante a marzo da quelle parti le piogge abbiano provocato smottamenti che si sono mangiati vigne decennali e messo in ginocchio alcuni produttori. Rimesso insieme tutto il possibile il premio è arrivato: «Grande vendemmia» assicura Casiraghi, che da anni produce Langhe, Barbera, Barolo e molto altro. «L’acidità che abbiamo registrato ne farà dei vini dai profumi più importanti, più freschi e soprattutto quelle bottiglie sono destinate a un lungo invecchiamento». Buone notizie da Bussia, cru di Barolo secondo il Gambero rosso, ancora crudo invece il mercato, quello che Casiraghi frequenta non solo come produttore ma anche come distributore di etichette selezionate in tutta Europa. «Qualcosa si sta aprendo – confessa – Ma la situazione è ancora pesante, pesante, pesante. Il guaio vero? I pagamenti, la liquidità è scarsissima. Anzi, forse peggio di un anno fa. Ora contiamo sulla stagione. Dopo l’estate che è tempo soltanto di bollicine e qualche bianco, si tornano a vendere i rossi».
Ma.R.
Vendemmia ’09? Ricca e di qualitàParola di villasantese di Barolo
