Riqualificare viale Lombardia:è scontro tra Anas e comitati

Riqualificare viale Lombardia:è scontro tra Anas e comitati

Monza – Il progetto per la sistemazione “a raso” di viale Lombardia preoccupa i comitati di quartiere. «Il successo dell’opera dipenderà molto da come sarà progettata la parte in superficie, oltre che il tunnel» dichiarano dai comitati. Il braccio di ferro tra Anas (che chiede anche in superficie due corsie per senso di marcia) e il comitato San Fruttuoso 2000 (che chiede un intervento meno invasivo riducendo le vie di grande scorrimento in superficie) è delicatissimo e l’amministrazione è chiamata a mediare tra queste due posizioni.

«Non si possono fare due corsie per senso di marcia in superficie e rivediamo il progetto della mega rotonda in superficie» chiedono i comitati. Il Comune, con l’assessore alla Viabilità, Massimiliano Romeo risponde: «Stiamo avviando un percorso partecipato per definire il progetto da presentare ad Anas con le nostre richieste». Per mostrare dal vivo la grandezza dell’area interessata ai lavori di superficie all’altezza dell’ex cavalcavia, i comitati hanno invitato Massimiliano Romeo, (assessore alla Viabilità) e Osvaldo Mangone (assessore alle Opere Pubbliche) a vedere il cantiere da una prospettiva “diversa”: dal terrazzo al settimo piano di una casa vicino al cantiere: «Vogliamo che si crei una cucitura tra i due quartieri e che San Fruttuoso non resti isolata» dichiara Isabella Tavazzi (Comitato San Fruttuoso 2000) indicando l’area dove dovrà essere costruita la rotonda.

L’ipotesi della mega rotonda posizionata proprio nell’area un tempo occupata dal cavalcavia ha più di una controindicazione secondo i comitati: «I pedoni per andare verso San Fruttuoso dovranno attraversare a piedi tutta la rotonda, è un’area molto ampia dove rischia di crearsi un vuoto urbano, cerchiamo di rivedere il progetto». Massimiliano Romeo risponde: «Entro tre mesi dobbiamo presentare una proposta ad Anas, nel frattempo prendiamo come punto di riferimento la circoscrizione 4 che raccoglie le esigenze dei cittadini».

La soluzione delle due corsie anche in superficie (che Anas chiede per motivi di sicurezza nel caso di incidenti nel tunnel) non convince comitati e amministrazione e le ipotesi sul tavolo sono diverse: «Si potrebbe fare una corsia sola per le autovetture in superficie, invece di due come vuole Anas, e l’altra utilizzarla come pista ciclabile» dichiara Romeo. E chissà che torni di moda l’idea di “parco lineare” da affiancare alla strada o il progetto presentato dal Politecnico di Milano diversi anni fa, Massimilano Romeo non esclude nessuna ipotesi: «La distanza tra la superficie stradale e la soletta è tale da poter piantare anche alberi di alto fusto».
Andrea Trentini