Ingoia ovuli di coca, uno si rompeVittorio Bernucci muore in Brasile

Ingoia ovuli di coca, uno si rompeVittorio Bernucci muore in Brasile

Vimercate – E’ morto nell’aeroporto di Fortaleza, Brasile, mentre attendeva di imbarcarsi per l’Italia. Tutto per colpa di quell’ovulo imbottito di cocaina che fatalmente gli è esploso nello stomaco. La vittima si chiamava Vittorio Bernucci e aveva 35 anni. Stava rientrando in patria dal Brasile, terra che visitava spesso, anche per lunghi soggiorni. La famiglia è originaria di Carrara, in Toscana, ma nel Milanese Bernucci è nato e ha vissuto a lungo. E anche negli ultimi tempi, sebbene la sua residenza fosse formalmente registrata a Carrara, i soggiorni a Vimercate erano frequenti.

Il tragico evento risale a domenica 22 novembre quando il vimercatese, incensurato e occupato come agente di viaggio, si è recato in aeroporto. I controlli non hanno rilevato nulla di anomalo, ma nel suo stomaco giacevano ben 21 ovuli pieni di cocaina, una vera e propria bomba che sul mercato avrebbe fruttato migliaia di euro. Invece uno degli involucri si è lacerato, riversando nello stomaco di Bernucci una quantità di droga in grado di mandarlo in overdose e di causarne il decesso. La notizia è stata diffusa dalla polizia brasiliana, dopo l’autopsia effettuata dai medici di Fortaleza.

Un verdetto cui i conoscenti toscani del 35enne non riescono a credere. Quel ragazzo tranquillo, incensurato, innamorato del Brasile e ormai deciso a trasferirvisi stabilmente, proprio non corrisponde al profilo del trafficante di stupefacenti e nemmeno a quello del consumatore. Avrebbe compiuto trentasei anni pochi giorni dopo la sua morte, il 26 novembre. Classe 1973, Bernucci era nato a Vimercate, ma una decina d’anni fa aveva trasferito la residenza in Toscana, nei luoghi di origine della famiglia paterna. Percorso che ha seguito anche la madre del ragazzo, Amelia Frigerio, vimercatese, che fino a un qualche anno fa possedeva un negozio di antiquariato nella centralissima piazza Castellana, alle spalle della chiesa di Santo Stefano, e un laboratorio di produzione e di restauro di mobili sempre in città.

A metà degli anni Novanta, Amelia Frigerio, conosciuta come Mema, partecipò attivamente alla scena politica locale, in concomitanza con il primo debutto di Forza Italia, del quale era referente cittadina; nel 1997 si candidò alle elezioni comunali con il Polo delle libertà, ma non riuscì a entrare in consiglio, quando a spuntarla sulla Lega di Andrea Flumiani uscente fu il centrosinistra dell’Ulivo guidato da Enrico Brambilla. A legare la famiglia a Vimercate oggi è il fratello minore di Bernucci, Alessandro, che vive in città con la propria famiglia e si occupa del laboratorio di mobili.
Valeria Pinoia
Anna Prada