Carate – Sono ancora critiche le condizioni dei due feriti nell’incidente aereo di lunedì a Carate. Resta in prognosi riservata, in un leggero stato di incoscienza, Michel Berclaz, il cinquantenne ticinese che pilotava i veivolo, un Diamond DA-40 di costruzione austro-canadese dotato di quattro posti e di un’avionica recentissima di proprietà dell’Avilù, partito dall’aeroporto di Lugano attorno alle 17.10 di lunedì diretto a Orio al Serio. I medici sembrano non temere più per la sua vita, ma sono seriamente preoccupati soprattutto per la vista, che potrebbe rimanere compromessa a causa dei traumi facciali subìti dal pilota.
Il giovane che sedeva accanto Berclaz, Silvan Bacquet, 28 anni compiuti lo scorso novembre, ginevrino d’origine ma da qualche tempo residente in Ticino, è invece in coma farmacologico nel reparto di Neurorianimazione dell’ospedale Niguarda di Milano, dove i medici l’hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico al capo per cercare di ridurre il vasto ematoma conseguenza dell’impatto con il suolo. Per lui, il pericolo di vita permane.
Per quanto riguarda le cause dell’incidente, la Procura della Repubblica di Monza attende una relazione dei periti dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo a seguito del sopralluogo di ieri mattina. Il fascicolo aperto dal sostituto procuratore Alessandro Pepè ipotizza il reato di lesioni colpose gravi. La carcassa del velivolo è intanto stata rimossa martedì sera e trasporata in un hangar dell’aeroporto di Bresso. Proprio nella giornata di martedì, prima della rimozione dell’aereo, gli agenti della Polizia stradale di Seregno, titolari dell’inchiesta sull’accaduto in quanto prima forza dell’ordine a intervenire sul luogo della disgrazia, erano stati costretti a transennare l’intera zona dello schianto per evitare che le indagini potessero essere compromesse: più di una persona aveva infatti tentato di portarsi via parti dell’aereo, macabro souvenir di dubbia utilità.
Per una questione prudenziale, Avilù ha deciso di non far volare gli altri Diamond DA-40 fino a quando le perizie non daranno qualche certezza rispetto alle cause dell’incidente: che, al momento, si stanno indirizzando verso il guasto al motore o a quello elettrico.
Antonella Crippa
Carate, i feriti ancora graviCuriosi a caccia di souvenir
