Cambiago – Pensava di andare sul sicuro. Un colpo facile al casello e poi via. Peccato che il casellante era solito prendere caffè e amaro nello stesso bar del rapinatore. Elemento che ha portato al processo e alla condanna di due persone, F.V., 39 anni, di Inzago, e A.S., di Cambiago. Il tribunale di Monza (collegio presieduto dal giudice Giuseppe Airò) ha pronunciato nei loro confronti sentenza di condanna rispettivamente a due anni e otto mesi, e tre anni d reclusione. Ai due vengono contestati due episodi di rapina ai danni del casello all’uscita dell’autostrada A4 di Cavenago. Colpi che difficilmente passeranno alla storia come le rapine del secolo. Il primo, del 5 ottobre 2008, aveva fruttato 280 euro; il secondo, risalente ad un mese dopo, aveva portato nelle tasche dei malviventi la “bellezza” di 65 euro. In occasione di quest’ultimo episodio, peraltro, l’addetto del casello aveva riconosciuto A.S., che era a bordo di una Lancia Y. «Lo conoscevo di vista, frequentava lo stesso bar in cui vado di solito», ha ammesso davanti ai giudici del tribunale brianzolo, riferendosi al Bar Emilio di Cambiago. Il tribunale ha sottoposto al casellante un “confronto all’americana”, affiancando all’imputato altre due persone. Pur con qualche esitazione, alla fine lo ha riconosciuto.