Meda – Per iscrivere i propri figli alle materne statali? Precedenza alle famiglie dove entrambi i genitori lavorano. Poi, se c’è spazio, gli altri. E’ questo uno dei criteri (implicito per la Traversi ed esplicito per la Diaz) decisi dai consigli d’istituto dei due plessi statali. A segnalarci il fatto è una giovane mamma, purtroppo disoccupata, che racconta: «Uno dei criteri per iscrivere il proprio figlio alla scuola materna statale – spiega la mamma che vuole rimanere anonima – è che il bambino abbia entrambi i genitori lavoratori. Ma io che sono disoccupata, come faccio? Il mio nucleo famigliare ha un solo lavoratore e, di conseguenza, ha meno reddito a disposizione.
Eppure, mi troverò costretta a cercare una scuola materna privata che dovrò pagare. La situazione è un po’ paradossale, a mio avviso: come fa chi si trova in una situazione peggiore della mia, anche se temporanea?». Sulla questione interviene l’assessore all’Istruzione e ai servizi sociali Wilma De Pieri: «Va precisato che i criteri non sono dettati dal Comune, bensì dai consigli d’istituto e per questo noi ci dobbiamo attenere. In ogni caso, è evidente che le scuole statali medesi non possono assorbire tutto il fabbisogno in termini di posti. Per questo, ci sono delle scuole materne convenzionate con il Comune: quella di via Matteotti e quella di via Papa Giovanni XXIII. Presentando le fasce Isee, sarà possibile, per coloro che rimangono fuori dalle graduatorie statali, avere degli adeguamenti per le rette».
Sull’argomento, interviene il preside del plesso Traversi: «Noi dobbiamo inserire dei criteri – spiega Antonino Sergi – e questi sono decisi dal consiglio d’istituto. In ogni caso, qualsiasi criterio si utilizzasse, qualcuno rimarrebbe fuori e se ci fossero abbastanza posti non ci sarebbe bisogno di inserire criteri». Per la verità, nei criteri scritti sul sito della scuola Traversi non c’è quello “incriminato”, mentre in quelli che si possono scaricare dal sito www.icdiaz.it (Polo-Diaz) al 9° posto è esplicitata la precedenza a chi ha due genitori lavoratori e al 10° chi ne ha solo uno. Le famiglie che si trovano in seria difficoltà con due genitori senza lavoro vengono dopo. L’assessore De Pieri, comunque, garantisce: «Chi è in seria difficoltà – spiega – avrà agevolazioni».
La diversificazione tra chi ha entrambi i genitori che lavorano, chi ne ha uno e chi nessuno viene dopo tutta una serie di altri criteri di ammissione, tra cui per esempio i bambini residenti a Meda, quelli in affido e in situazioni di disagio. Per informazioni, sulle fasce Isee, rivolgersi in comune (0362/3961).
E.San