Seregno, omaggio al Campionissimoalla “Due ruote per due campanili”

Seregno – Un centinaio di ciclisti amatori ha rinnovato sabato il legame che unisce Tortona, città cardine dell’universo che ruota attorno a San Luigi Orione, e Seregno, che ospita l’unico Piccolo Cottolengo della Brianza, partecipando alla trentunesima edizione della pedalata non competitiva «Due ruote per due campanili», promossa annualmente dal Gs Mariani – Respace Bike di Seregno, con la collaborazione del locale Gs Avis, in concomitanza con la patronale di Maria Ausiliatrice, solennità che fa indossare all’istituto orionino di via Verdi l’abito della festa.
La manifestazione ha avuto quest’anno un prologo inedito e destinato a rimanere unico: essendo stato ricordato il 2 gennaio il cinquantesimo della prematura scomparsa di Fausto Coppi, la partenza è stata data infatti da Castellania, borgo di ottantotto anime inerpicato sulle colline dell’alessandrino, dove il Campionissimo del ciclismo vide la luce il 15 settembre 1919. Qui il gruppo, arrivato nelle prime ore del mattino in pullman, ha visitato la casa natale del fuoriclasse e sostato in modo particolare in piazza Cannavò, dove si affaccia il mausoleo che accoglie le salme di Fausto Coppi e del fratello Serse, a sua volta ciclista, deceduto nel 1951 a seguito di un incidente avvenuto mentre viaggiava in sella alla sua bicicletta. Davanti al monumento, il Gs Mariani – Respace Bike, guidato dal suo presidente Giuliano Morella, ha lasciato in memoria del passaggio una lapide marmorea ed un mazzo floreale.
«Pare incredibile che un personaggio di questo spessore sia nato in un centro abitato di dimensioni così ridotte – ha commentato don Luigi Pastrello, direttore del Piccolo Cottolengo di Seregno –. Fausto Coppi e Gino Bartali sono stati gli emblemi di un ciclismo che era ancora poesia e mi sarebbe piaciuto trovare anche uno foto di loro due insieme». Don Severino Didonè ha quindi benedetto la comitiva, che successivamente ha fatto tappa a Tortona, incontrando personale ed ospiti dell’istituto Mater Dei, che sorge a fianco di quel santuario della Madonna della Guardia dove sono esposti i resti mortali di San Luigi Orione, nonché Andrea Carrea, classe 1924, che fu gregario ed amico di Coppi, e a Pontecurone, dove il fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza è nato, prima di approdare a Seregno nel tardo pomeriggio.
Le società partecipanti sono state omaggiate di una litografia di Antonio De Nova, che ritrae il volto di un giovanissimo Fausto Coppi, perno centrale di un ideale viaggio nella carriera del Campionissimo, effigiato anche con le maglie rosa di leader del Giro d’Italia, gialla di capoclassifica del Tour de France ed infine di campione d’Italia e campione del mondo.
P.Col.