Bernareggio – Tagli-Gelmini: a Bernareggio mancheranno 3 insegnanti e una sezione verrà ridotta a 27 ore. Mercoledì le insegnanti per protesta hanno consegnato le pagelle in silenzio. È successo il giorno della consegna dei documenti di valutazione. Un momento sacro nella carriera di ogni alunno: il coronamento di un anno di fatiche per molti, un pena per i soliti lavativi. Comunque sia, quest’anno lo ricorderanno in molti a Bernareggio. Lo ricorderanno in molti perché tutti gli insegnanti hanno consegnato le schede di valutazione in silenzio. Lo scopo? Informare le famiglie sul tema dei tagli all’istruzione. L’iniziativa è stata portata avanti congiuntamente da genitori e insegnanti, i quali hanno fatto sapere cosa potrebbe accadere l’anno prossimo all’istituto comprensivo Gianni Rodari: «La nostra scuola primaria ha subito tagli per 3 posti – fanno sapere in una nota – una futura prima ci è stata concessa a 27 ore settimanali nonostante l’unanime richiesta di tempo pieno da parte dei genitori».
Gli insegnanti sono possibilisti sul futuro:«Le 40 ore per il tempo pieno forse si potranno mantener, ma la qualità è un’altra cosa. Il ministero offre un parcheggio, noi vogliamo una scuola seria e di qualità». Secondo i dati in mano agli insegnanti di Bernareggio solo in provincia di Milano, che distrettualmente ancora dirige l’apparato scolastico targato Mb, sono stati tagliati per l’anno scolastico 2010-2011: «705 posti nel comparto della scuola primari, 178 posti nel comparto delle scuole medie e dagli 800 ai 1000 posti alle superiori, oltre i circa 800 Ata».
Anche i genitori della scuola non portano con sé speranze positive per il prossimo anno scolastico. Infatti hanno chiuso la loro nota dicendo: «Per queste ragioni, e con profonda amarezza per il modo in cui si conclude l’anno scolastico, noi genitori siamo solidali con gli insegnanti perché insieme a loro vogliamo difendere l’istruzione dei nostri figli». Non più tardi di un anno fa gli stessi genitori dell’istituto comprensivo si erano organizzati in un apposito “Comitato per la difesa della scuola pubblica”. In quell’occasione 391 famiglie chiesero la conferma del mantenimento del tempo pieno, dal momento che non era arrivata nessuna richiesta di poter accedere al programma didattico da 27 ore.
La scorsa settimana la protesta si era animata all’istituto Ada Negri di Cavenago e al polo scolastico agratese. Le rispettive associazioni dei genitori hanno già fatto patire delle diffide agli uffici regionali scolastici. A Cambiago su quattro nuove sezioni di prima elementare, una è a rischio di essere a 27 ore. Ad Agrate poi su 22 bidelli, solo in 11 vedranno il contratto rinnovato.
Lorenzo Merignati