Monza va a teatro: largoalle compagnie amatoriali

Da sabato19 novembre, al teatro San carlo, fino a febbraio si esibiranno unidci compagnie amatoriali monzesi in altrettanti spettacoli. Si tratta di una vetrina, la diciannovesima, per questi gruppi che danno tempo e impegno al teatro per pura passione.
Monza va a teatro: largoalle compagnie amatoriali

Monza – Sono ormai diciannove stagioni che il teatro amatoriale di Monza riunisce le proposte in una rassegna, che per il 2011 comincia sabato. Il palcoscenico è quello del Teatro San Carlo di via Volturno, dove undici compagnie cittadine si alterneranno fino al mese di febbraio.
A raccontare la 19esima rassegna è Gianni Morabito, dell’associazione culturale Tam Tam e coordinatore dell’iniziativa delle Compagnie teatrali monzesi.

«Sono confermate quelle di sempre e quest’anno c’è la novità di una compagnia molto giovane, di studenti del Frisi, che sarà la prima a calcare la scena (i Parafrisando presentano sabato “Black comedy”, ndr). Il programma è molto vasto e sicuramente per tutti i gusti, non solo dialetto, ma anche autori celebri da Verga a Fo, a Neil Simon. L’offerta e i linguaggi sono vari». E oltre alla giovane compagnia d’apertura, le nuove generazioni salgono sul palco anche tra le file delle altre formazioni: «C’è ricambio e scambio all’interno dei gruppi, e ci sono nuovi inserimenti», aggiunge Morabito.

Partecipano, in rigoroso ordine di apparizione al San Carlo, Parafrisando, Il volto e la maschera, Legati ad arte, Lavori in corso, Il veliero, la compagnia Stabile monzese, Tam Tam, Amici del teatro, Impara l’arte, i Moti instabili e Dietro le quarte.

«Anche per qualità e professionalità – spiega Morabito – le compagnie sono cresciute parecchio. Gli spettacoli, che di solito sono delle prime, non si fermano poi a Monza, ma vengono portati in altre sale del milanese e del monzese». Il costo dei biglietti è anche per il 2011/2012 confermato a dieci euro. Altra novità, la scelta di avviare la rassegna a novembre, anziché in primavera. «È un modo – dice Morabito – per uniformarsi ai calendari delle stagioni teatrali».

La 19esima edizione ha anche una dedica: «A Maria Fregni, signora del teatro». «Un esempio – sottolinea Gianni Morabito – di vita dedicata al teatro. È il primo anno che non è con noi e abbiamo voluto ricordarla come esempio di forza di volontà». Cosa offrono a Monza e cosa chiedono alla città le Compagnie teatrali monzesi? «È un prodotto il nostro – ragiona Morabito – che non intende in alcun modo sovrapporsi o paragonarsi alle rassegne dei professionisti, ma che si avvicina per qualità e passione. A Monza chiediamo la presenza, e che ci accolga in modo benevolo». Cioè sedendosi in platea.

«Portare gente a teatro – conclude Gianni Morabito – è la cosa fondamentale e il nostro maggior riconoscimento per il lavoro e i sacrifici, anche economici, che affrontiamo sempre per amore del teatro, per dare emozioni. E per un applauso di fine spettacolo».
Letizia Rossi